Maltempo: «Danni per milioni di euro, compromesse numerose colture»
La denuncia di Copagri dopo una prima ricognizione sui danni provocati dal maltempo in questi giorni. In Veneto compromesse molte colture a semina. Danni ingenti sul territorio
«La nuova ondata di maltempo che ha colpito il Paese negli ultimi giorni e che si è notevolmente intensificata nel fine settimana ha interessato l’intera Penisola, danneggiando anche irrimediabilmente molte colture in campo, in alcuni casi in fase di raccolta o prossime alla stessa, colpendo inoltre le infrastrutture e le aziende agricole; per una stima più dettagliata e completa dei danni, che ammontano già a diversi milioni di euro - cifra purtroppo destinata a salire - si attende ora la fine delle perturbazioni. In ogni caso, è necessario procedere celermente con i necessari adempimenti per valutare la possibilità di avviare iniziative a tutela dei produttori agricoli, quantificando le perdite e comunicandole alle istituzioni preposte». A dirlo è Copagri sulla base di una prima ricognizione degli effetti del maltempo, che ha flagellato i campi dal Nord al Sud del Belpaese.
I danni maggiori sembrano concentrarsi nella parte meridionale del Paese ma, salendo lungo la Penisola, danni sensibili si registrano anche in molte aree del centro, con le regioni di Emilia-Romagna e Lazio seriamente colpite e con le Marche interessate, seppur in maniera minore, dai fenomeni temporaleschi. Nel Lazio, in particolare, dove le ripercussioni maggiori si concentrano nelle zone di Aprilia, Velletri e Cisterna di Latina, il maltempo si è concentrato sulle coltivazioni di kiwi, quasi completamente distrutte, così come le strutture e i teli protettivi. Discorso analogo per l’Emilia-Romagna, dove le forti piogge e il brusco abbassamento delle temperature hanno creato forti disagi alle colture in campo, come pere, pomodoro e barbabietola da zucchero, così come ai cereali, allettati dal forte vento; si attende ora di conoscere il conto dei danni causati dall’esondazione del fiume Savio.
Disagi notevoli si registrano anche nel nord Italia. In Lombardia sono stati duramente colpiti i raccolti di mais, orzo e frumenti, così come la fienagione, che risultano irrimediabilmente compromessi dalla grandine; danneggiati anche numerosi vigneti, con sensibili ripercussioni sulle infrastrutture, in particolare quelle rurali, e sui corsi d’acqua, tanto che la Copagri regionale ha scritto agli assessori di competenza per chiedere la convocazione e l’istituzione di un tavolo permanente di confronto sul clima e sugli eventi atmosferici. In Veneto il maltempo ha compromesso seriamente numerosi seminativi; le forti raffiche ventose, in particolare, hanno colpito le colture autunno-vernine, mentre la grandine ha praticamente distrutto quelle orticole. Si teme, inoltre, per il forte abbassamento delle temperature, che desta molta preoccupazione cadendo in un periodo di gemmazione e rischia di causare diversi milioni di euro di altri danni. Fenomeni grandinosi, anche violenti, hanno colpito anche il Piemonte, con danni concentrati nella zona di Asti.