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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Castelfranco Veneto

Ddl su abusivismo edilizio, Bisinella: «Schiaffo a chi segue le regole»

Approvato dal Senato, con voto contrario della Lega Nord, il ddl Falanga sull’abusivismo edilizio. Il commento della senatrice trevigiana

CASTELFRANCO VENETO – Approvato dal Senato, con voto contrario della Lega Nord, il ddl Falanga sull’abusivismo edilizio. Il provvedimento ha già subito duri attacchi dagli ambientalisti, che, come gli stessi senatori del Carroccio, l’hanno definito un condono mascherato: non farà altro che incentivare chi intende perseverare con l’abusivismo edilizio in regioni come la Campania. La senatrice di Castelfranco Veneto Patrizia Bisinella lo vede come l’ennesimo schiaffo nei confronti del nostro territorio, dove invece cittadini e professionisti sono costretti a seguire regole rigidissime e a pagare salatamente anche il più piccolo sgarro.

«I professionisti trevigiani sono tutti i giorni alle prese con una mole incredibile di documentazione da presentare per effettuare ogni genere di intervento edilizio, anche minimo, come ad esempio l’applicazione di un’insegna all’esterno di un negozio – dichiara la senatrice Patrizia Bisinella - L’abuso edilizio nella Marca Trevigiana normalmente si concretizza ad esempio in tettoie realizzate per porre al riparo qualche attrezzo, finestrelle aperte per far entrare più luce in casa o interventi simili: irregolari, sia chiaro, non c’è dubbio, ma che nulla hanno a che vedere con i palazzi abusivi realizzati in Campania. Chi sbaglia qui paga, lì, invece, può perseverare. È evidente che ci si trova di fronte all’ennesima assurdità prodotta dalla politica italiana, che usa due metri e due misure.

A Castelfranco, a dicembre, in collaborazione con le locali associazioni dei geometri e degli architetti, avevamo organizzato un convegno, a cui aveva presenziato anche il ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione Gianpiero D’Alia: i professionisti chiedevano proprio di rendere più snello il loro lavoro, così tanto compromesso e rallentato da burocrazia e regole spesso controproducenti. Venire ora a sapere che chi realizza immobili senza alcuna concessione non subisce alcuna conseguenza ovviamente non può che creare in loro una ancor più forte sfiducia nei confronti della classe dirigente».  

«In Campania, nel 2014, ci sono 70.000 abusi edilizi verificati e da demolire perentoriamente, mentre per altri 200.000 casi ci sono accertamenti in corso – dice ancora  la senatrice Patrizia Bisinella – Facendo un veloce calcolo, se si decidesse di abbattere un edificio a settimana ci vorrebbero 1.400 anni per ripristinare la legalità. Come è possibile che in questo paese ci sia un abisso incolmabile tra il rigore del Nord e l’illegalità diffusa del Sud?

Nonostante la palese spaccatura all’interno del Pd, che non ha chiare le intenzioni di voto sul provvedimento, la maggioranza che sostiene questo governo sancirà ancora una volta che in Italia esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Al Nord i professionisti del settore dell’edilizia e i cittadini sono vessati da regole rigidissime e tantissima burocrazia, mentre questo governo vara un condono mascherato, che di fatto impedisce la demolizione delle case abusive in Campania. Decideranno di imporre l’obbligo di verificare le condizioni previste dall’elenco dei 70.000 edifici da demolire: questo significa insabbiarsi nella burocrazia e nei ricorsi giudiziari e di fatto bloccare quindi le demolizioni, facendo un regalo agli abusivi. Questo provvedimento è l’ennesimo tentativo di condonare il malaffare e l’orrore edilizio che imperversa in Campania».

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