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Politica

«I sindaci “spengono” i panevin ma Zaia va ad accendere quello di Arcade»

La polemica di Gigi Calesso, Coalizione Civica per Treviso

Secondo i quotidiani locali di oggi il Presidente Zaia non mancherà all’appuntamento per l’accensione del panevin di Arcade, come fa tutti gli anni. La differenza, quest’anno, è che in diversi comuni della provincia di Treviso i tradizionali falò dell’Epifania non verranno accesi a causa del pesante inquinamento atmosferico che stringe nella sua morsa la Marca in questi primi giorni dell’anno. In alcuni casi (il comune di Roncade, la parrocchia di San Lazzaro a Treviso) i panevin erano stati “preventivamente” sostituiti con giochi di luci proprio per evitare di contribuire all’incremento esponenziale delle polveri sottili nell’aria che caratterizza la notte dell’Epifania proprio a causa della combustione dei falò.

In altri casi, il comune di Treviso per tutti, i panevin sono stati annullati per rispettare l’ordinanza comunale che – in situazioni di aggravamento dell’inquinamento atmosferico – prevede il divieto di combustioni all’aperto, dai falò ai barbecue. Con fatica e anni di ritardo, dopo tante richieste rimaste lettera morta per diversi anni (da quelle nostre di Coalizione Civica per Treviso a quelle delle associazioni ambientaliste e di tanti cittadini sensibili al problema), finalmente alcuni amministratori locali, per scelta o per doveroso rispetto delle disposizioni che loro stessi hanno dato, annullano i tradizionali falò

Danno così contemporaneamente una risposta concreta (sia pure parziale) al problema ed esprimono una scelta politica: la salute dei cittadini viene prima del “rispetto delle tradizioni” che, comunque, viene assicurato dalle feste che si svolgeranno anche in mancanza delle “pire”. In questa situazione il Presidente della Regione che cosa fa? Si schiera dalla parte dei sindaci che (finalmente) hanno preso in considerazione la questione, esprime il proprio apprezzamento per le loro scelte? No, a quanto pare, non rinuncerà ad accendere il panevin di Arcade.

Spero che le notizie di stampa non vengano confermate e che il presidente Zaia non vada ad accendere il falò, trovando il tempo per rilasciare una dichiarazione di apprezzamento ai sindaci, alle associazioni e ai cittadini che hanno fatto scelte alternative ai roghi e a quelli che, vista la situazione dello smog nell’aria che respiriamo, hanno revocato i panevin già programmati.

Gigi Calesso – Coalizione Civica per Treviso

Panevin: sì alla tradizione, ma rispettando la salute

Non è nostra intenzione mettere in discussione un’usanza che è comune all’intera umanità: incontriamoci pure intorno al fuoco con un bicchiere di vino. Ma non possiamo ignorare la minaccia alla salute delle persone che viene dall’inquinamento.
Questo è vero in particolare nei territori padani dove evidentemente accade la gran parte delle 60mila morti premature che l’agenzia Europea dell’ambiente stima per l’Italia. Anche uno studio dell’INAIL ha confermato la correlazione tra mortalità e esposizione alle polveri sottili, pure fuori dalle città. Di fronte a queste evidenze si potrebbe almeno ridurre il numero o l’altezza dei Pan e Vin, per ridurre al minimo i possibili danni alla salute. Invece da varie amministrazioni comunali assistiamo alla fiera della irresponsabilità. Non fare niente espone concretamente a un rischio maggiore bambini, anziani, malati d’asma e altre persone fragili. Tutto questo per conservare un pugno di voti? Evidentemente manca il coraggio (e forse anche la conoscenza necessaria) per ritornare tradizione autentica, quella di una civiltà contadina in cui non si sprecava per il gusto di sprecare, e i falò o panevin erano funzionali a scaldarsi un po’ stando insieme all’aperto la notte per celebrare i cicli della vita; ci sentiamo inoltre di rivolgere un ringraziamento sentito a quei Sindaci che hanno optato per soluzioni non inquinanti e che, quindi, cercano di tenere insieme tradizione e salvaguardia dell’ambiente.

Europa Verde – Verdi della Marca Trevigiana

Stefano Dall’Agata, Isabella Scortegagna, Luca Saccone, Amedeo Fadini
Esecutivo Provinciale

Daniele Tiozzi Co portavoce

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