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Via Pisa, 50 appartamenti all'asta: «Comune faccia un'offerta ed eviti gli sfratti»

L'appello di Marco Zabai (Pd): «Non c'è tempo da perdere, la base d'asta è sostenibile». A rischio i residenti dei civici 16, 18 e 20. Decisive le prossime ore

Continua a tenere banco a Treviso la notizia dell’asta giudiziaria che riguarda la vendita di 50 appartamenti in via Pisa ai civici 16, 18 e 20. Cinquanta famiglie, dunque, potrebbero ritrovarsi senza casa e con la difficoltà a trovare un altro alloggio in una città in cui il mercato della locazione è caratterizzato da canoni di affitto sempre più elevati.

I commenti

Marco Zabai, dalla Segreteria comunale del Partito Democratico, commenta: «Non posso che sentirmi  in totale solidarietà alle famiglie gettate per l’ennesima volta nell’incertezza su ciò che avverrà delle loro case. Conosco e sento particolarmente personali le vicende che hanno riguardato quei condomini negli anni: ho vissuto al civico 20 di Via Pisa per quasi tutta la mia adolescenza e io e mia madre fummo costretti ad andarcene a causa delle spericolate operazioni di chi comprò l’appartamento dalla Cassa del notariato. Voglio fare una proposta che metta un punto fermo una volta per tutte: sia il Comune di Treviso a fare un'offerta per l’acquisto degli appartamenti. La base richiesta è del tutto sostenibile, tanto più che gli appartamenti sono già abitati e con contratti attivi. Sarebbe finalmente l’occasione sia per garantire le famiglie di un contesto delicato come è Via Pisa, sia per rilanciare un’azione più decisa del Comune sul tema della casa, così come dovrebbe avvenire per gli appartamenti ex Inps nella vicina Via Capodistria. Non c’è tempo da perdere, l’amministrazione deve attivarsi subito».

Dello stesso parere anche Luigi Calesso, portavoce di Coalizione Civica Treviso: «Se non lo ha già fatto, invito l’amministrazione a interessarsi del problema degli appartamenti di Via Pisa: saremo tutti più contenti se, in realtà, si verificherà che non è concreto il rischio che qualche decina o centinaia di persone si ritrovi senza casa- le parole di Calesso -. Se invece, il problema è reale, vorrei evitare che tra qualche settimana sindaco e assessore di reparto si presentino in conferenza stampa con il volto corrucciato a denunciare l’ennesima emergenza abitativa,senza avere fino a quel momento fatto nulla per comprenderne i contorni e affrontarla. Ne abbiamo abbastanza - conclude - di amministratori che allargano le braccia dicendo che "non ci sono risorse", "non abbiamo disponibilità di alloggi" e così via».

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