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Autonomia, Riccardo Barbisan (LN): "Roma non fermerà la voglia di libertà del Veneto"

"La gestione centralista dello Stato e la mancanza d'indipendenza stanno trascinando la regione verso il baratro. La battaglia sarà ora il voto libero sul referendum per l'autonomia"

TREVISO “Il governo centralista impugna la legge sulla minoranza nazionale che avrebbe portato il Veneto ad essere come Trento e Bolzano. Grave che i parlamentari veneti del Partito Democratico esultino per l’opposizione dell’esecutivo ad una legge votata democraticamente dall’assemblea veneta”. Sono le parole di Riccardo Barbisan, Vicecapogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto e relatore in aula della legge ‘Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche’, che così commenta “la decisione da parte del governo Gentiloni di impugnare la legge che riconosceva il Popolo Veneto come minoranza, parificandolo di fatto alle popolazioni trentine e sud-tirolesi. Il nuovo governo a trazione PD non ha tradito la matrice originaria: il centralismo è il loro dogma e lo faranno valere anche nella campagna referendaria con la quale chiederemo ai veneti di esprimersi favorevolmente rispetto al tema dell’autonomia. La separazione tra territori e poteri centrali è sempre maggiore e la secessione dal Veneto la stanno decidendo loro con queste scelte, con Roma che abusa del proprio potere per incatenare il Veneto. La legge peraltro non imponeva alcun tipo di scelta se non la possibilità, per chi ne volesse far parte, di poter appartenere ad una minoranza nazionale come accade già per altre popolazioni della penisola”.

“L’esultanza dei parlamentari del PD Veneto dopo la notizia dell’impugnativa - continua il Vicecapogruppo della Lega Nord a palazzo Ferro Fini - non è altro che la conferma di quanto noi sosteniamo da tempo: loro fanno gli interessi del loro partito, non dei veneti che li votano e pagano le tasse per sostenere regioni sprecone e mal governate. La gestione centralista dello Stato e la mancanza di autonomia stanno trascinando il Veneto verso il baratro; i parlamentari che avvallano e giustificano le scelte romane sono complici di un reato gravissimo che sta causando l’impoverimento dei nostri territori”. “Davanti alla Corte Costituzionale, la Regione del Veneto proporrà le sue ragioni per ribadire che abbiamo gli stessi diritti di Trento e Bolzano. La battaglia più grande - conclude Barbisan - sarà comunque il voto libero del Popolo Veneto sul referendum per l’autonomia, unico percorso autentico e definitivo che ci porterà all’autogoverno dei nostri territori”.

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