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"Che fine ha fatto il fondo per i risparmiatori truffati?"

Lo afferma in una nota aspramente critica con il Governo, l'on Raffaele Baratto, già sindaco di Pederobba e tra i promotori, ancor prima di diventare onorevole, delle associazioni di risparmiatori

MONTEBELLUNA “Oggi in Commissione Finanze il ministro dell’Economia e delle finanze, Giovanni Tria, dovrà rispondere ad un nostro question time sull’ormai famoso fondo in favore dei risparmiatori truffati dalla banche sottoposte a risoluzione o comunque poste in liquidazione coatta amministrativa negli ultimi anni, tra le quali si trovano Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. La dotazione finanziaria del fondo è pari a 25 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2021. Ad oggi, nonostante gli annunci, ad oltre sei mesi dall'entrata in vigore della legge di bilancio, che istituiva il fondo, e ben oltre il termine dei 90 giorni previsti per dare attuazione alle disposizioni richiamate, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri necessario per sbloccare il fondo non è stato ancora emanato. Si tratta di un ritardo inaccettabile, che pesa come un macigno sulle migliaia di famiglie e piccoli imprenditori rimasti colpiti dalla crisi bancaria degli scorsi anni.

Il ministro Tria dovrà chiarire quali siano i tempi previsti per l'adozione del decreto e in quali tempi il governo intenda presentare la relazione alle Camere sullo stato di attuazione delle disposizioni relative al Fondo, così come previsto dalla legge”. Lo afferma in una nota aspramente critica con il Governo, l'on Raffaele Baratto, già sindaco di Pederobba e tra i promotori, ancor prima di diventare onorevole, delle associazioni di risparmiatori. 

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