rotate-mobile
Politica

A settembre arriva il biglietto unico per l'autobus, ma non va bene a tutti

Il consigliere provinciale Luigi Amendola (Sel) è scettico sul vantaggio dell'introduzione del ticket uniformato per i bus della Marca. A farne le spese sarebbero gli studenti

Si avvicina l'introduzione del biglietto unico sugli autobus della provincia di Treviso. E arrivano le prime polemiche.

L'uniformazione dei ticket per le tratte di Treviso, Montebelluna, Conegliano e Vittorio Veneto e le linea che costeggia Castelfranco Veneto partirà a settembre. I biglietti costeranno 1,30 euro, così come il biglietto extra-urbano dell'Actt. Superati i cinque chilometri dal centro storico di una delle città, scatterà la tariffa chilometrica, ma si potrà viaggiare senza ulteriori costi sul tutta la linea urbana del comune di arrivo e partenza.

Una formula che, però, non piace a tutti. Come al consigliere provinciale (Sel) Luigi Amendola.

"A pagare la nuova società rischiano di essere gli studenti", osserva Amendola dalle pagine della Tribuna di Treviso. A causare il danno, secondo il consigliere, la diversa gestione delle aree urbane ed extra-urbane tra città e città, con conseguenti disparità, anche evidenti, negli abbonamenti.

La soluzione, secondo Amendola, potrebbe essere la creazione di un fondo per andare incontro ai residenti delle zone extra-urbane e per aiutare fasce in difficoltà. O il ricorso all'Isee, che invece non è stato previsto.

Di parere opposto, invece, l'assessore provinciale al Traposto, Michele Noal, che difende la creazione dell’azienda unica, pur ammettendo che ci siano "degli aspetti da limare".

Mom, la nuova società di trasporto trevigiana, entrerà a pieno regime dal primo settembre, insieme ai biglietti unici, e allora - assicura Noal - verranno affrontati anche tutti i temi tralasciati finora.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A settembre arriva il biglietto unico per l'autobus, ma non va bene a tutti

TrevisoToday è in caricamento