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Stop alla caccia alle volpi a Treviso: il Consiglio di Stato dice no

Nonostante la delibera della Provincia di Treviso, su ricorso di Enpa, Lav e Oipa, la caccia alle volpi trevigiane non proseguirà il suo iter

TREVISO Niente più caccia primaverile alle volpi nella Marca trevigiana. Questo in sostanza quanto deciso dal Consiglio di Stato dopo le rimostranze di diverse associazioni animaliste che avevano protestato contro la decisione della Provincia di Treviso di aprire la stagione per l'uccisione dei cuccioli della specie.

Il Consiglio di Stato con ordinanza di mercoledì 18 marzo, grazie al ricorso di LAV, ENPA ed OIPA, ha sospeso fino a novembre la caccia primaverile ai cuccioli di volpe voluta dall’amministrazione provinciale di Treviso su iniziativa dell’assessore alla caccia Mirco Lorenzon e del Presidente Leonardo Muraro. I giudici del Consiglio di Stato hanno sospeso infatti la delibera della provincia, ribaltando anche il recente via libera del TAR del Veneto, affermando che “appaiono sussistere i presupposti per accogliere la istanza cautelare, tenuto conto degli effetti irreversibili che potrebbero derivare dall'esecuzione della determinazione impugnata n. 2638 del 2013”.

Andrea Zanoni già Eurodeputato e membro dell’Ecoforum Nazionale Tutela Animali del PD ha dichiarato: “Finalmente assistiamo al trionfo della legalità, trovo orribile ed indecente che un’amministrazione pubblica dia il via libera all’uccisione dei cuccioli di volpe mentre vengono allattati dalle proprie madri attraverso lo sbranamento effettuato da potenti cani da caccia appositamente addestrati. Si tratta di una bella batosta per gli ideatori di questa barbarie, l’assessore alla caccia Lorenzon e il presidente Muraro, contestata su mio invito anche da Brigitte Badot. Un grazie va alle associazioni ENPA, OIPA e LAV che si stanno battendo nei tribunali per tutelare questi splendidi animali che tra l’altro sono l’unico nemico naturale delle nutrie".

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