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«Come fa un calciobalilla ad essere equiparato a un videopoker?»

Il parlamentare della Lega, Giuseppe Paolin, ha presentato un ordine del giorno per rivedere omologazione ad apparecchi con vincite in denaro

«Come fa un calciobalilla ad essere equiparato a un videopoker? Secondo le regole dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli i giochi d’intrattenimento senza vincita in denaro sono soggetti ad una procedura di autorizzazione e omologazione, nonché al pagamento di un’imposta, come le slot machine». Così si è espresso oggi, 23 giugno, il deputato della Lega Giuseppe Paolin, primo firmatario dell’ordine del giorno per rivedere un provvedimento che ha i contorni dell'assurdo.

«Quindi questi giochi, come carambole, biliardi, flipper, freccette e dondolanti per bambini, tavoli da ping pong sono assimilati agli apparecchi con vincite in denaro. Pura follia. Il rischio è di confondere un’attività meramente di divertimento – contraddistinta da spontanei gareggi tra ragazzi come accade spesso negli stabilimenti balneari o nei patronati – con un’attività di gioco d’azzardo. In un’ottica di assoluto buonsenso, in linea con le finalità di semplificazione e razionalizzazione, come Lega ho presentato un odg per sollevare da incombenze fiscali e burocratiche i gestori dei locali che ospitano le apparecchiature di intrattenimento senza vincita di denaro al fine di favorire una sana e piacevole aggregazione di socialità e di divertimento per i giovani soprattutto nelle località turistiche». 

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