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Una campagna contro l'accattonaggio, Acampora: "Cartelli informativi in tutte le piazze cittadine"

Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia: "Si mettano cartelli realmente utili, non contro i giochi dei bambini. I cittadini, convinti di aiutare persone bisognose, riempiono invece le tasche di qualche organizzazione criminale"

TREVISO Il riferimento è chiaro, i cartelli da pochi giorni installati in città che vietano "i giochi molesti" dei bambini nelle piazze non sono piaciuti per nulla al Consigliere comunale d'opposizione Davide Acampora, secondo il quale ci sono ben altre problematiche che disturberebbero le piazze della città. Sulla scia di questa polemica, martedì il consigliere comunale ha protocollato una mozione con la quale chiede all'Amministrazione Manildo di mobilitarsi per portare avanti una campagna informativa e di sensibilizzazione al contrasto del degrado urbano causato dall'accattonaggio e mendicità molesta sul territorio comunale, considerato da Acampora una seria problematica per la quale "varrebbe la pena di attaccare cartelli".

Tra gli impegni che Acampora chiede a Sindaco e Giunta c'è, infatti, anche quello di installare quanto prima dei cartelli fissi e ben visibili nelle principali piazze della città (proprio come quelli contro i giochi molesti dei bambini) e nei luoghi dove il fenomeno dell'accattonaggio risulta più evidente, nei quali si riportino in chiare lettere tutte le informazioni per la dissuasione dei cittadini dal concedere denaro agli accattoni e mendicanti, evidenziandone le conseguenze negative di quel gesto. "Visto che a questa amministrazione piacciono tanto i cartelli, mi aspetto che collochi almeno quelli che riportano informazioni più importanti ed utili per la cittadinanza", ha dichiarato Acampora, "è bizzarro vedere come si ci preoccupa dei giochi molesti dei bambini quando invece la città è invasa da mendicanti e accattoni in ogni angolo, dalle piazze ai parcheggi dei supermercati; la mia proposta chiede semplicemente di informare la cittadinanza del fatto che donando denaro a queste persone non si fa altro che alimentare un racket malavitoso e criminale".

La proposta di Acampora, però, non si limita ai semplici cartelli: nel documento si chiede anche di predisporre una campagna pubblicitaria informativa ad ampio raggio, volta a sensibilizzare tutta la cittadinanza al contrasto dell'accattonaggio, alla quale chiedere soprattutto una collaborazione a non elargire denaro ad alcun accattone o mendicante coinvolgendo anche le principali associazioni di categoria, i pubblici esercizi, i negozianti e le catene di supermercati presenti sul territorio comunale e predisponendo adeguato materiale cartaceo (cartoline e manifesti) da distribuire ed affiggere negli spazi già predisposti, nonché nei parcheggi degli stessi esercizi commerciali. Per rendere più efficace la pubblicità, dovrà essere utilizzato anche il sito internet e le pagine social del Comune di Treviso, nonché i tabelloni digitali luminosi dislocati in tutta la città.

"Questo fenomeno organizzato", precisa Acampora, "fa leva sul buon cuore dei cittadini che, convinti di aiutare persone bisognose, riempiono invece le tasche di qualche organizzazione criminale". Per questo il Consigliere ha lanciato un appello alla cittadinanza:" non date soldi a queste persone per non arricchire la malavita e il racket; se volete fare del bene rivolgetevi alle associazioni che aiutano le persone in difficoltà, non è questione di razzismo quanto di decoro. Vogliamo combattere il racket e non i poveri", ha concluso.

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