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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Capannoni della Mestrinaro, Zanoni: “Perché non sono stati ancora abbattuti?”

Andrea Zanoni (Idv) scrive al sindaco di Zero Branco per chiedergli, ad oltre un mese dalla sentenza del Consiglio di Stato, il perché non si sia ancora dato corso alle prescrizioni dei magistrati

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Capannoni della Mestrinaro a Zero Branco: “Come mai ad oltre un mese dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la delibera della giunta regionale del 26 gennaio 2010 dichiarandola illegittima, bloccando di fatto l’impianto di trattamento rifiuti speciali della ditta (TV), i capannoni non sono ancora stati abbattuti?” Se lo chiede Andrea Zanoni, europarlamentare IdV, che l’indomani della sentenza aveva invitato il sindaco di Zero Branco, Mirco Feston, a provvedere alla loro demolizione per impedire che la Mestrinaro potesse proseguire nella sua illecita attività. Ora l’on. Zanoni, anche a seguito delle pressanti richieste dei cittadini di Zero Branco, ha scritto una lettera al primo cittadino zerottino chiedendo delucidazioni in merito.

“Le esprimo – scrive l’on. Zanoni - tutto il mio apprezzamento per il lavoro fatto e la battaglia condotta, e contestualmente le chiedo di adoperarsi per far valere gli effetti della sentenza come, peraltro da lei già annunciata ai suoi concittadini”. Il sindaco infatti aveva a suo tempo detto: “Vi assicuro infine che se il Consiglio di Stato ci darà ragione, seguirà ordinanza di abbattimento. Altrimenti significa che accettiamo la legge della giungla dove ognuno può fare ciò che vuole”.

Scrive ancora l’esponente dell’Italia dei Valori: “Sono anche dell’avviso che le autorità competenti dovrebbero chiedere alla Mestrinaro i danni ambientali per il deturpamento del territorio dovuto alla realizzazione di imponenti opere edili in aperta campagna. Mestrinaro infatti, pur consapevole di un possibile esito a lei sfavorevole del ricorso (vista la prima sentenza, la n. 4962, del Consiglio di Stato del 29 settembre 2009), noncurante del rischio ambientale, aveva deciso comunque di realizzare i capannoni deturpanti”.

“Caro sindaco, ci tengo a farle sapere che sono gli stessi suoi concittadini, che in molti si sono rivolti a me, a sollecitarla a mantenere le sue promesse per mettere una volta per tutte la parola fine sulla discussa vicenda della Mestrinaro, mettendo in atto tutte quelle procedure previste per rispettare le norme e la sentenza dei giudici, senza dar adito a pensare che possano esserci inciuci oppure  intrallazzi vari che favoriscano una ditta provocando danni all’ambiente e quindi alla salute dei cittadini. Mi permetto di ribadirle questo perché a suo tempo mi ero impegnato a vigilare sull’intera questione, pronto in caso di necessità, a portare in Europa tutta la questione.”
 

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