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Cava Borgo Busco, respinto il ricorso del Comune: «Finale amaro ma prevedibile»

Spresiano: Lega, Forza Italia e la lista civica Obiettivo Comune commentano la sentenza con cui il Tar del Veneto ha respinto il ricorso presentato dall'amministrazione comunale

Giovedì 1° aprile è stata pubblicata la sentenza del Tar del Veneto sul ricorso presentato dal Comune di Spresiano contro la Provincia di Treviso nei confronti della ditta Mosole Spa per l’annullamento del decreto del presidente della Provincia che ha approvato la “Variante sostanziale” all'impianto dentro cava “Borgo Busco”.

Il ricorso è stato respinto fondamentalmente per due ragioni:

  • Il Comune non ha "impugnato tempestivamente (ovvero entro il termine di decadenza di sessanta giorni) nessuna delle autorizzazioni che, dal 2004 in poi, hanno consentito la realizzazione e l’esercizio dell’impianto per presunta mancanza di valutazione di impatto ambientale". 
  • La VIA, "prima mancante, è stata ora effettuata e ha riguardato anche gli impatti esistenti (non solo quelli futuri)”. La sentenza specifica che la Conferenza dei Servizi ha "tenuto conto sia del parere positivo condizionato del Comune di Spresiano sia del voto negativo del solo sindaco per presunto non accoglimento totale di dette osservazioni".

Il commento di "Obiettivo Comune"

«Appare evidente che il parere positivo espresso dal consiglio comunale di Spresiano nel marzo 2019, seppur non vincolante, abbia avuto il suo peso. Inoltre, le amministrazioni comunali che si sono susseguite dal 2004 ad oggi non hanno bloccato per tempo le autorizzazioni all’impianto, ma è anche vero che i maggiori problemi sussistono solo da qualche anno e che saranno incrementati con il notevole aumento della lavorazione. Il grave errore dell’amministrazione comunale, che opera in continuità di mandato con la precedente, è non aver tenuto conto della situazione attuale. L’amministrazione non può scaricare le responsabilità solo sulle precedenti amministrazioni (tenendo conto, inoltre, che alcuni degli attuali assessori erano in maggioranza anche in quegli anni), poiché se è vero che in passato non sono state rilasciate le necessarie autorizzazioni VIA, è anche da rilevare che le problematiche relative all’impianto risalgono solo ad anni recenti, quando l’attuale sindaco avrebbe potuto porvi rimedio. Inoltre il parere favorevole, seppur condizionato, espresso dal Consiglio Comunale nel 2019 è stato ampiamente preso in considerazione nella valutazione della Conferenza dei Servizi. La scelta dell’amministrazione è stata quella di non voler ascoltare il disagio manifestato continuamente negli ultimi anni dai propri cittadini, inficiando la qualità della vita e, anzi, di scaricare la responsabilità sulla Provincia; un tardivo ripensamento (magari a fini elettorali) non è servito a nulla, se non a spendere soldi pubblici in un inutile ricorso, che ora, infatti, è stato respinto».

Il parere di Lega e Forza Italia

«Se un'amministrazione vuole realmente tutelare la salute dei propri cittadini, lo dovrebbe dimostrare applicando tutti gli strumenti che le norme mettono a disposizione. A nostro avviso nella delibera di consiglio comunale più volte richiamata si doveva esprimere parere contrario per poi poter fare un ricorso che avesse una qualche chance di accoglimento. L’attività lavorativa aumentata produrrà di sicuro un aumento occupazionale (cosa sempre da sottolineare) , ma a quale prezzo? Noi, come gruppo Lega, Forza Italia e Obiettivo Comune non siamo contrari allo sviluppo delle attività nel nostro territorio, ma riteniamo che il sito in questione non sia la sede adeguata per certi tipi di lavorazione di materiali anche se dichiarati rifiuti non pericolosi».

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