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I cervi del Cansiglio arrivano davanti a Commissione europea

Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) presenta un'interrogazione parlamentare sulla tentata strage di cervi nella foresta del Cansiglio. “La Commissione europea prenda una posizione forte contro questo massacro sfiorato in un'area di interesse comunitario”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell'intergruppo Benessere degli animali al Parlamento europeo, presenta un'interrogazione parlamentare per denunciare alla Commissione europea il tentativo di Veneto Agricoltura e della Regione Veneto di uccidere indiscriminatamente un alto numero di cervi (Cervus Elaphus Elaphus) nella foresta del Cansiglio tra le province di Treviso, Belluno e Pordenone.

“Si è cercato fino all'ultimo di sparare a degli innocenti animali con la scusa della sovrappopolazione e in un'area dichiarata Sito d'Interesse Comunitario SIC (Direttiva 92/43/CEE) e Zona di Protezione Speciale ZPS (Direttiva 147/2009/CE). Invito la Commissione a prendere una posizione ufficiale di modo che una simile tentata strage non si verifichi più”.

Alla base del massacro sfiorato e bloccato in extremis c'è un discutibile rapporto di Veneto Agricoltura in cui si ventilava la presunta eccessiva presenza di cervi e si promuoveva il “Piano di controllo del Cervo nel comprensorio della Foresta del Cansiglio 2011 – 2013” approvato poi dalla Giunta Regionale del Veneto (delibera n. 2867 del 29 settembre 2009). Sulla black list sono finiti così ben 1.600 cervi da abbattere nei prossimi 3 anni, al fine (dicevano) di tutelare l’ecosistema agroforestale del Cansiglio.

“Alla vaghezza di questo studio si è aggiunta l'assoluta mancanza di alternative come un più civile trasferimento per ripopolazione”, attacca Zanoni, che ricorda come l’inizio delle uccisioni era stato previsto entro fine aprile, “in un periodo in cui è alta la presenza di femmine gravide e di cuccioli sotto i 12 mesi”. “Se la sovrappopolazione è davvero un problema in Cansiglio, allora invito le autorità locali a studiare un eventuale spostamento dei cervi per trasformare l'emergenza in opportunità”. Zanoni ricorda infatti che la Lega di Muraro, Presidente della Provincia di Treviso, in passato ha speso ben 34.000 euro di fondi europei per lo studio del bramito proprio dei cervi del Cansiglio, e adesso ne autorizza lo sterminio.

“È noto che nelle aree SIC, come quella della foresta del Cansiglio, gli Stati membri sono tenuti ad adottare misure di salvaguardia idonee alla tutela del pertinente interesse ecologico – continua l'Eurodeputato – ovvero il patrimonio faunistico e floristico-vegetazionale rivestito da detti siti a livello nazionale, con riguardo all’obbiettivo di conservazione contemplato dalla Direttiva 92/43/CEE”.

“E poi i monitoraggi eseguiti sulla popolazione degli ungulati del Cansiglio non sono stati eseguiti con metodo scientifico – aggiunge Zanoni che cita a questo proposito un parere dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA che rilevava come l’operazione di monitoraggio era stata condotta senza tenere in considerazione la loro presenza incostante sul territorio del Cansiglio nell’arco dell’anno a causa di migrazioni stagionali in larga misura sconosciute.

Dopo aver contribuito a scongiurare la strage scrivendo personalmente ai ministri Clini, Catania e al Corpo forestale dello Stato, Zanoni ha portato la questione a Bruxelles affinché la Commissione europea assuma una posizione forte affinché simili “tentati omicidi” non si verifichino più nel futuro. “La vittoria di oggi non ci deve far dimenticare che la lobby dei cacciatori è sempre attiva sul nostro territorio – conclude l'Eurodeputato – Aver salvato i cervi del Cansiglio oggi deve servire da stimolo per scrivere nella roccia i dettami europei sulla protezione della fauna selvatica”.
 

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