Ciclabile "Da Borgo a Borgo", la Fiab: «Il percorso ricade in una zona di interesse naturalistico»
«Sarebbe opportuno salvaguardare il più possibile il territorio con interventi ad impatto quasi zero, valorizzato il biotopo con le dovute accortezze in quanto ricchezza ecologica per la comunità»
Alla FIAB di Treviso non piace il progetto del nuovo collegamento tra la Treviso-Ostiglia e la Greenway del Sile, percorso ciclopedonale di collegamento tra la località Sant’Angelo di Treviso ed il comune di Quinto. "La ciclabile viene presentata come raccordo tra la zona di Sant'Angelo e la ciclovia Treviso-Ostiglia. Tale raccordo in realtà esiste già: si tratta del ponticello ciclopedonale tra via Sant'Angelo e Via Noalese, che agevolmente attraverso Via Boiago porta appunto sul percorso Treviso Ostiglia, e Via Plinio il Vecchio, che attraverso Via Ottavi e Via Benzi porta direttamente all'inizio della Treviso-Ostiglia - commenta la FIAB - Quest'ultimo collegamento peraltro fa parte dell'itinerario n. 1 del Master Plan dell'IPA Marca Trevigiana da noi ideato e recentemente presentato, di collegamento tra Ostiglia e Mestre".
"Il percorso ricade in una zona di interesse naturalistico, e andrebbe ad incidere con intervento notevolmente impattante, a causa del vincolo sulla distanza dalla recinzione dell'aeroporto di 7.5m, su un attuale biotopo, zona di nidificazione, oltre che delle consuete specie che si trovano in altri punti dell'asta fluviale, di una specie anseriforme di particolare interesse, l'Anatra Moretta (Aythya fuligula), la quale si è incredibilmente ricavata una nicchia malgrado la presenza dell'aeroporto,in quanto evidentemente luogo poco disturbato dalla presenza antropica - continua la FIAB - Determinante, per la presenza di questa specie, è l’abbondanza di vegetazione, dove la Moretta costruisce il proprio nido, ben nascosto. Attualmente classificata come in declino, ha uno stato di conservazione sfavorevole a livello continentale, con un areale in Italia estremamente frammentato, con presenza irregolare negli anni. Complessivamente, la Moretta risente di una serie di condizioni sfavorevoli quali la persecuzione diretta, l’inquinamento di alcuni siti, la competizione con altre specie per le risorse alimentari".
"Sarebbe opportuno quindi salvaguardare il più possibile questo luogo con interventi ad impatto quasi zero, ed anzi andrebbe valorizzato il biotopo con le dovute accortezze in quanto ricchezza ecologica per la comunità. Esiste già un tratto di percorso ciclopedonale sulla sponda opposta del fiume che andrebbe eventualmente raccordato per dargli maggiore continuità - chiosa la FIAB - A nostro avviso un percorso ciclopedonale lungo la recinzione dell'aeroporto non costituisce un'attrattiva cicloturistica, a causa degli alti livelli di rumore dovuti ai frequenti decolli ed atterraggi, presenza di inquinanti, e pericolo percepito a causa del passaggio ad altezza d'uomo degli aeromobili in fase di atterraggio e decollo".
"L'intero asse stradale costituito da Via Sant'Angelo e Strada Canizzano andrebbe reso sicuro per gli utenti vulnerabili della strada, in modo da favorire la mobilità ciclistica negli spostamenti quotidiani degli abitanti del quartiere su una strada attualmente estremamente pericolosa a causa dell'elevata velocità delle auto e della mancanza di moderazione del traffico, oltre che di piste o corsie ciclabili. Questo risponderebbe anche all'attuale ed inderogabile esigenza di favorire in tutti i modi modalità di trasporto a ridotto consumo energetico nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro. Per i motivi sopraelencati, a nostro avviso le ingenti risorse economiche richieste da questo progetto andrebbero invece utilizzate come segue:
- Regolarizzazione del percorso esistente, che risulta comunque già frequentato da persone a piedi e anche in bicicletta, principalmente in mountain bike, tra Via Mure e Via Nogarè con interventi dolci ed a costi quasi zero (apporti di terreno e ghiaino), senza alcun intervento di taglio delle alberature e della vegetazione presenti, per la costituzione di un sentiero naturalistico e biotipo con adeguata tabellatura ed eventuali aree di sosta, comunque non in numero superiore a due, che non si discosti dal tracciato attualmente utilizzato dagli abitanti, non andando quindi a necessitare di ciclabile a sbalzo sul Sile, intervento altamente costoso e distruttivo.
- Sarebbe eventualmente da valutare la realizzazione di una passerella più a ovest, raccordando Via Nogarè all'altezza di Casa Micheletto-Granello.
- Messa in sicurezza inderogabile di Via Sant'Angelo e Strada Canizzano con adeguati interventi di traffic calming, simili a quelli già adottati, per esempio nel Comune di Venezia, inclusi quelli permessi dalle recenti modifiche al Codice della Strada, per favorire la mobilità attiva di tutti i giorni per i residenti della zona. A titolo esemplificativo, riportiamo alcune immagini di interventi possibili.
- Ove non sia possibile la modifica del progetto, chiediamo comunque la riduzione della larghezza della pista a m. 2, in base al Decreto 30 novembre 1999, n. 557, art. 7. comma 2, la riduzione del numero di aree di sosta, la riduzione della distanza dalla recinzione dell'aeroporto a m. 5 come previsto dall'attuale legislazione e che il periodo di esecuzione dei lavori non vada a coincidere con il periodo di nidificazione delle specie".