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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Prosecco: «Candidatura nata male e proseguita peggio»

A dirlo è Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico che ha commentato con parole dure la corsa della Regione per presentare la candidatura all'Unesco entro marzo

«La candidatura Unesco delle colline del Prosecco era costruita male, con un costo esorbitante e ingiustificato. E infatti, a cinque mesi dalla bocciatura, il nuovo dossier è ancora da chiudere, tanto da ipotizzare un rinvio al 2020 del secondo tentativo, perché non c’è accordo tra i sindaci. I fatti hanno la testa dura, più della propaganda». Con queste parole Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico, commenta la corsa contro il tempo per la ripresentazione della candidatura entro marzo, in vista del parere dell’assemblea Unesco in programma a Baku, in Azerbaigian, a giugno. 

«Venerdì prossimo la Regione illustrerà il documento con tutte le prescrizioni da rispettare per i coltivatori del Prosecco Docg: non potevano pensarci prima, visti i numerosi, e non certo economici, studi pagati con risorse pubbliche durati ben dieci anni? Avevamo ragione a dire che la pratica era lacunosa e che, al di là della sicurezza e della spavalderia di Zaia, si stava vendendo fumo. Infatti il governatore si guardò bene dal presentarsi in Bahrein, mandando l’assessore Corazzari a incassare il rifiuto eppure si continua sulla stessa strada. A fine ottobre sono stati stanziati altri 180mila euro per uno studio suppletivo, nonostante ci siano amministrazioni locali che non sono affatto convinte, preoccupate per i vincoli troppo stringenti, imposti senza una discussione. Anziché calare costosissime candidature dall'alto, a riprova del centralismo veneziano, la Regione si confronti con i territori, per capire come valorizzarli» conclude il politico veneto.

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