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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Comuni della Marca al voto, Fism Treviso ai candidati sindaci: asili paritari

Andranno al voto Comuni in cui 40 scuole dell’infanzia, 17 gruppi primavera e 29 gruppi asilo nido associati alla Federazione accolgono 3.147 bambini

Servono azioni concrete e immediate per far fronte al calo demografico che colpisce anche la Marca trevigiana, mettendo a rischio la sopravvivenza delle oltre 200 scuole dell’infanzia paritarie, i cui già critici bilanci sono diventati oggi insostenibili. Per questo la Fism Treviso lancia un appello ai candidati sindaci dei 10 comuni che domenica e lunedì prossimo andranno al voto, Comuni in cui 40 scuole dell’infanzia, 17 gruppi primavera e 29 gruppi asilo nido associati alla Federazione accolgono 3.147 bambini.

«Chiediamo ai candidati – spiega la presidente Simonetta Rubinato a nome della Federazione – di sostenere con l’adeguamento delle convenzioni comunali e dei relativi contributi la possibilità per tutte le famiglie di frequentare le scuole dell’infanzia paritarie calmierando le rette, come pure vanno resi accessibili i nidi accreditati. Anche i Comuni possono essere protagonisti nell’invertire la tendenza che vede nascere nella Marca sempre meno bambini».

«A causa del rilevante aumento dei costi subiti dall’anno scorso la gran parte delle Strutture associate sta registrando perdite rilevanti, dell’ordine di decine di migliaia di euro l’anno ciascuna: i gestori non possono  e non vogliono scaricare questi aumenti sulle famiglie, ma continuando così, senza misure urgenti da parte delle Istituzioni, a breve assisteremo alla chiusura di decine di scuole in ogni provincia con ricadute finanziarie pesanti anche sui conti dello Stato e dei Comuni, che dovranno farvi fronte approntando nuove strutture» spiega la Presidente provinciale, che per questo ha incontrato sabato scorso, insieme al presidente di Fism regionale Stefano Cecchin, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti nel suo tour in Veneto, chiedendogli un intervento urgente. 

Perché la bomba demografica non si trasformi in un’emergenza sociale ed economica, fa notare Rubinato, è «interesse di tutto il Paese, dal Governo alla Regione e ai Comuni, sostenere con misure concrete la continuità del servizio pubblico erogato ad oltre 90.000 bambini dalle scuole dell’infanzia e nidi Fism in Veneto».

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