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Confartigianato Treviso e Terraglio Est: "Inaccettabile l'ulteriore rinvio all'apertura della bretella di Dosson"

La notizia che Veneto Strade avrebbe rinviato l'apertura del nuova bretella che collega l'area industriale di Dosson con il Passante, a causa di una linea dell'alta tensione, ha fatto arrabbiare gli artigiani. “Non rimarremo fermi! Troppi gli anni di attesa di quest'opera essenziale”.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

"Solo stamattina, sabato 20 maggio, abbiamo appreso con sdegno dai giornali che Veneto Strade ha rinviato a data da destinarsi l'apertura del Terraglio est, a causa di una linea dell'alta tensione che non sarebbe ancora stata spostata. Ebbene, questa notizia ha per noi il sapore della presa in giro. Solo l'8 maggio scorso, esattamente 12 giorni fa, in un riunione convocata dal Comune di Casier insieme alle attività produttive, si era detto che tutto era pronto: per l'apertura della bretella si attendeva solo che finisse l'Adunata nazionale degli Alpini, per evitare possibili intasamenti. Non accettiamo che tutto venga rimesso ancora una volta in discussione, parlando addirittura del 2018! Gli artigiani non rimarranno fermi ad aspettare, ci stiamo già attivando con gli industriali ed i commercianti per tutte le azioni del caso".

Le parole sono di Ennio Piovesan, presidente di Confartigianato Imprese Treviso, che parla a nome delle quasi 3mila aziende artigiane associate al Mandamento. "Stiamo aspettando da troppi anni un'opera oramai essenziale per il territorio, che andrà a collegare la zona industriale di Dosson con via Schiavonia e la rotonda di raccordo con il Passante. Dopo 3 anni di cantiere, com'è possibile che i tecnici abbiano sottovalutato e non ancora risolto la questione dell'alta tensione? Com'è possibile che il problema venga sollevato solo ora da Veneto Strade? Pretendiamo una soluzione immediata, siamo stanchi di aspettare! Lo chiedono le molte aziende locali, ma anche i cittadini. È certo una questione di traffico, di logistica, di costi per le imprese, ma anche di sicurezza per le persone.

Solo qualche giorno fa, ad esempio, un autoarticolato è uscito di strada fra via Dosson e via Santi, all'altezza dei Laghetti Azzurri, a causa della ristrettezza della carreggiata. Per fortuna si è scongiurato il peggio, ma su quella strada c'è molto via vai, anche di lavoratori che raggiungono in bici il luogo di lavoro. Non possiamo mettere a repentaglio la sicurezza e la vita delle persone per inutili lungaggini burocratiche ed errori di programmazione". Inoltre, Confartigianato Imprese Treviso solleva la questione opportunità. "Sappiamo che molti imprenditori hanno investito o vorrebbero investire in quest'area industriale, ma pretendono collegamenti adeguati con le maggiori arterie di comunicazione. Un'azienda manifatturiera che offre lavoro a 60 occupati, si starebbe trasferendo qui. Non è che rischiamo di perderla?".

Infine, sempre sul tema Terraglio est, Piovesan aggiunge: "Gli artigiani sanno bene che si tratta di un'opera monca, rispetto al progetto iniziale, che comprendeva il collegamento diretto con la tangenziale di Treviso. Per questo già alcuni anni fa Confartigianato propose di liberalizzare la A27 nel tratto fra Mogliano Veneto e Treviso Sud, in modo da sgravare almeno in parte il traffico sui centri di Casale sul Sile, Preganziol e parte del Terraglio. Questa proposta rimane per noi valida. Chi ne ha le competenze e l'autorità, ne tenga conto. Si tratta di una richiesta che porterebbe vantaggio a tutto il territorio".

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