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Consultori: la Regione Veneto lancia per il 2016 il nuovo progetto "Sportello famiglia"

Aiutare le persone, in particolare i nuclei familiari, ad orientarsi tra agevolazioni, bandi scadenze e adempimenti, questo l'obbiettivo della nuova iniziativa proposta

TREVISO Si è tenuto il primo incontro, a palazzo Balbi, tra l’assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin e i responsabili dei consultori pubblici e privati del Veneto per mettere a fuoco, insieme ai dirigenti del settore ‘Minori, giovani e famiglie’, le linee d’azione per gli operatori delle strutture  consultoriali.

“La Regione Veneto sta ripensando la rete dei consultori familiari e lancia per il 2016 il progetto sperimentale dello ‘Sportello famiglia’, servizio di informazione e collegamento tra i servizi per far conoscere tutte le opportunità del welfare locale e nazionale e aiutare le persone, in particolare i nuclei familiari, ad orientarsi tra agevolazioni, bandi scadenze e adempimenti", ha annunciato l’assessore Lanzarin.

"Ai responsabili dei consultori chiedo di dare massimo spazio e attenzione a  progetti e iniziative di sostegno alla genitorialità e di supporto alle famiglie, in particolare a quelle numerose e quelle mononucleari. Rendere le coppie sempre più consapevoli dei bisogni e dei diritti dei figli, fin dalla gravidanza, aiutarle nel lavoro educativo e prevenire il più precocemente possibile situazioni di fragilità e conflittualità familiare e di povertà educativa sono obiettivi prioritari delle nostre politiche di welfare”.

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La rete pubblico-privata dei consultori è stata finanziata a fine 2015 dalla Regione Veneto con quasi 2 milioni di euro, dei quali 591 mila destinati ad attivare in via sperimentale gli Sportelli famiglia, d’intesa con le amministrazioni locali. “Non si tratta di creare nuovi sportelli fisici – ha sottolineato l’assessore - ma help desk virtuali a cui le famiglie possono rivolgersi con facilità per conoscere iniziative, opportunità, bandi, progetti attivati o in via di attivazione, servizi sociali e sanitari, scuola, formazione, università. Il nostro obiettivo è avvicinare i servizi ai cittadini, mettere in dialogo istituzioni, operatori e non profit e aiutare tutti a cogliere le opportunità offerte dal sistema di welfare”.

Accompagnamento delle famiglie affidatarie e dei percorsi di adozione, educazione all’affettività e alla sessualità e prevenzione delle violenze di genere restano comunque aree privilegiate di  intervento dei servizi dei consultori. Ambiti da potenziare, ma da verificare alla luce dei cambiamenti sociali in atto, come hanno sottolineato gli stessi operatori. “Tra le nuove emergenze che i consultori stanno affrontando c’è la sfida educativa posta dagli adolescenti – ha sottolineato l’assessore.

"Bullismo, cyberbullismo, dipendenze, disagio esistenziale e difficoltà relazionali sono fenomeni sempre più diffusi che evidenziano la necessità di mettere in rete scuola, famiglia e servizi. Le figure qualificate che operano nei consultori possono rappresentare il primo punto di riferimento per ragazzi, famiglie e insegnanti e il ‘nodo’ di rete che consente di accedere ai vari servizi specialistici. La forza dei nostri consultori sta nella  presenza capillare in tutto il Veneto e nella capacità di dialogo e di collaborazione con Ulss, istituzioni e privato-sociale”.

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