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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Vittorio Veneto

Liberalizzazioni, anche il sindaco Da Re diffida il tesoriere

Dopo la decisione della Provincia di investire il "tesoretto" in Bot e il ricorso al Tar da parte della Regione Veneto, il Comune di Vittorio Veneto ha deciso di diffidare il proprio tesoriere

Sull'esempio di Luca Zaia, anche Gianantonio Da Re ha diffidato il tesoriere di Vittorio Veneto dal "trasferire senza autorizzazione del Comune di Vittorio Veneto alla tesoreria unica nazionale le risorse accertate in giacenza con il saldo contabile di tesoreria del 24
gennaio 2012". Lo ha fatto con una lettera e una delibera di Giunta, datata 23 febbraio 2012.

La lettera è stata inviata martedì scorso dal Comune vittoriese all'istituto che si occupa del servizio di tesoreria. Secondo le nuove disposizioni del Governo, entro oggi i tesorieri o cassieri degli enti ed organismi pubblici avrebbero dovuto provvedere a versare il 50 per cento della liquidità disponibile allo Stato, mentre la quota rimanente dovrebbe essere inviata entro il 16 aprile 2012.

Per Vittorio Veneto si tratta di una cifra che supera il milione e mezzo di euro. “Queste disposizioni – afferma il sindaco Da Re - sono in contrasto con l’attuale autonomia contabile dei Comuni garantita dalla Costituzione, e con il contratto di appalto del servizio di tesoreria concluso dal Comune di Vittorio Veneto".

Da Re parla di "un tentativo illegittimo di espropriazione del patrimonio proprio del Comune di Vittorio Veneto. Esattamente il contrario del federalismo fiscale che è il nostro obiettivo".

"Aspettiamo l’esito dell’impugnazione delle disposizioni che ha fatto la Regione alla Corte Costituzionale - continua il sindaco vittoriese - Ci sono violazioni palesi alla Costituzione e ci possono essere gravi ricadute sul funzionamento delle amministrazioni. In ogni caso per garantire immediatamente gli effetti di questa azione giudiziaria per il nostro Comune e preservare il patrimonio stiamo valutando di presentare un ricorso d’urgenza ex art. 700 al Tribunale di Treviso per ottenere con provvedimento giudiziario l’inibizione al trasferimento dei depositi dell’amministrazione comunale nel conto corrente di tesoreria”.

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