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Domenica, 3 Dicembre 2023
Politica Valdobbiadene

Eccidio di Valdobbiadene, i parenti dei caduti denunciano Anpi

Il presidente di Anpi Treviso, Giuliano Varnier, nel mirino dei familiari delle vittime dell'eccidio di Valdobbiadene. Solidarietà dal Partito Democratico Veneto

I parenti delle vittime degli eccidi di Valdobbiadene del 1945 chiederanno Prefetto di Treviso Angelo Sidoti di porre fine alle, secondo loro, «continue provocazioni dell'associazione dei partigiani Anpi».

Nei giorni scorsi è stata scoperta nel cimitero di Valdobbiadene, a cura dei parenti delle vittime, una lapide in memoria dei Caduti nell'eccidio di Saccol e del Commissario di Vidor Amerino Cavallin assassinato nel 1944 a Zecchei di Valdobbiadene. Al termine della cerimonia, dopo la rievocazioni storiche dell'professor Antonio Serena e dell’ex sindaco di Valdobbiadene Piergiorgio Davì, sono state deposte corone d’ alloro sui cippi a ricordo dei tre eccidi e al monumento al partigiano cattolico Toni Adami ucciso dai partigiani a fine guerra. Contro questa cerimonia si era espresso  il presidente provinciale Anpi Giuliano Varnier che aveva rimproverato all'amministrazione comunale di Valdobbiadene di «celebrare senza alcun ritegno dei fascisti che considera dei martiri».

Immediata la replica di Luciano Sonego, presidente del comitato Onoranze caduti negli eccidi di Valdobbiadene: «Parole gravi quelle del presidente Varnier nelle quali è ravvisabile il reato di offesa alla memoria contemplato dall’ articolo 597 del codice penale e per le quali i parenti hanno già adito le vie legali. Se è però chiaro come l’associazione dei partigiani continui a schierarsi dalla parte dei criminali che insanguinarono a guerra finita questo territorio, meno chiaro appare come le iniziative giacenti dal 1994 presso Camera dei deputati e Senato per l’abolizione dei cospicui finanziamenti all'Anpi rimangano ancora nel cassetto senza che l'associazione  sia obbligata ad un qualsiasi rendiconto di spesa».

Solidarietà dal Pd

«Solo la meschinità del pensiero e dei comportamenti può portare a questi gesti, da condannare moralmente e per via giudiziaria - replicano però i consiglieri regionali del Pd Veneto, Andrea Zanoni e Francesca Zottis stigmatizzano l'episodio oltraggioso subito dal presidente Varnier, la cui immagine è stata esposta in una vetrina nei pressi del municipio di Nervesa della Battaglia con frasi inneggianti al fascismo -. Siamo vicini più che mai a Varnier e all'associazione dei partigiani. La battaglia per difendere i valori di democrazia e libertà non si ferma, anzi moltiplica le energie di fronte a tanta becera sfrontatezza, vuota di ogni valore».

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