rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Nuova tendopoli a Resana, il commento del governatore Zaia: "Al peggio non c'è mai fine"

Il governatore della regione Veneto si indigna contro l'Europa definita "razzista nei fatti" e dichiara una posizione di forte condanna nei confronti di una nuova tendopoli nel trevigiano

TREVISO "Al peggio non c’è fine. Dopo i ghetti delle caserme, il segnale dell’improvvisazione più assoluta: l’umiliazione della tendopoli. Il Governo ha da tempo perso il controllo della situazione. Condivido in pieno la preoccupazione e la protesta delle forze politiche di Resana e dei cittadini, ancora una volta scavalcati senza alcun rispetto nel nome di un’emergenza che tale non sarebbe stata se le cose fossero state affrontate con raziocinio e senza buonismi ipocriti".
 
Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta la decisione di ospitare immigrati in una nuova tendopoli da realizzare in un’area verde a Resana. "Un blitz, ma vien da dire una furbata – incalza Zaia – organizzato con astuzia, sfruttando il commissariamento prefettizio nel quale si trova l’amministrazione del Comune. Non va bene, siamo di fronte ad un’escalation che testimonia come l’Italia si sia fatta travolgere, beffare dall’Europa lontana e razzista nei fatti, scaricando una marea umana nei territori. Senza un progetto, senza attenzione alla dignità né degli stranieri né dei residenti e soprattutto alla sicurezza, come testimoniano gli spacciatori ospiti della caserma Serena beccati a Treviso." Un Luca Zaia scatenato che ancora una volta ha chiuso il suo intervento auspicando una diminuzione dei flussi provenienti in Italia e un aumento sensibile dei controlli con lo scopo di individuare i veri profughi bisognosi d'accoglienza, con lo scopo di evitare ulteriori situazioni di caos e tensione sociale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova tendopoli a Resana, il commento del governatore Zaia: "Al peggio non c'è mai fine"

TrevisoToday è in caricamento