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In piazza contro la discriminazione razziale: «Mobilitarsi in solidarietà è nostro dovere»

Nella giornata di sabato il centro sociale Django di Treviso ha radunato un centinaio di persone per manifestare, come già avviene in tutto il mondo, contro il dilagante razzismo

Nella giornata di sabato il centro sociale Django di Treviso, di fronte alla stazione ferroviaria del capoluogo, ha radunato un centinaio di persone per manifestare, come già avviene da ormai diversi giorni in tutto il mondo, contro il dilagante razzismo. L'episodio che sta scatenando tumulti e rivolte da ogni parte del mondo, soprattutto negli Usa, è la morte dell'afroamericano George Floyd, ucciso da un agente di polizia durante un arresto.

I militanti del Django: «Ci siamo radunati per ribadire giustizia per George Floyd e per tutte le vittime di violenza razziale. Il mondo intero si sta animando di rivolte e anche noi, nonostante non possiamo capire cosa significhi non sentirsi al sicuro tornando a casa, o nella propria auto, o cercando di prendere il portafoglio per fornire i documenti durante un controllo, abbiamo deciso di scendere in piazza. Mobilitarsi in solidarietà a queste persone è una responsabilità che tutti abbiamo di fronte all'ingiustizia, alla diseguaglianza e allo sfruttamento, perché il silenzio è sempre complice. Perché l'antifascismo non è un gruppo, è una responsabilità morale».

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