rotate-mobile
Politica

Elezioni 2022: «A Nordest quasi un indeciso su quattro»

Corsa al voto degli indecisi in Veneto: il punto sul dopo elezioni con Marco Garbin, candidato di "Azione Veneto". Arrabbiati e indifferenti i cittadini verso la politica (secondo i sondaggi di Euromedia Research)

«Quasi 1 indeciso su 4 risiede a Nordest. La parte più produttiva del Paese, nostalgica di Draghi, andrà alle urne e voterà per un parlamento che dovrà esprimere il governo con cui e per cui dovrà lavorare. Il 70% delle schede bianche verrà invece presentato dalle elettrici» conferma a "La Repubblica" Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research.

Tutte caratteristiche di cui si è parlato nella campagna di Azione Veneto, partita a inizio settembre con la presentazione dei candidati. Tra questi, Marco Garbin, segretario di Azione Veneto e candidato alla Camera nel collegio plurinominale Veneto 01, precisa: «Il programma che il Terzo Polo ha presentato è centrato sul tema della serietà, del pragmatismo. Sono due parole chiave che oggi servono alla politica che ha dimostrato di essere priva della qualità che il momento straordinario sia a livello nazionale che globale, richiede. 5 Stelle, Forza Italia e Lega hanno mandato a casa l’italiano più autorevole per meri calcoli di partito. Siamo sconvolti: mentre Draghi viene riconosciuto come lo statista dell’anno, loro lo fermano bloccando il percorso fondamentale intrapreso dal Governo dimostrando un'irresponsabilità nei confronti di ciascun cittadino che ne pagherà le conseguenze». La straordinaria attenzione rivolta ai numerosi incontri che Azione Veneto ha organizzato in tutto il territorio, riempiendo sempre piazze e luoghi cuore della cultura (il museo M9 con Calenda e poi Renzi e la galleria Matteotti a Mestre o villa Zileri di Monteviale a Vicenza solo per citarne alcuni) dimostra che l’interesse verso temi come la scuola (con Marica Dalla Valle e Simeone Sperotto a Bassano del Grappa), la sanità (con Walter Ricciardi), la famiglia (con la ministra per le Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti) e il rilancio delle attività imprenditoriali a supporto della competitività del Veneto e del lavoro (la presenza all’Assemblea di Confindustria Vicenza) rimane sempre alto. I cittadini vogliono risposte. E se si ha una forte capacità di analisi come Azione, suggerisce l’imprenditore e candidato Alberto Baban, le soluzioni sono più affidabili.

Marco Garbin-2

Continua Garbin: «In questo momento storico non possiamo permetterci errori e la politica deve trovare soluzioni concrete alle vere emergenze di questo Paese come la crisi energetica, il sostegno alla competitività del Paese, la pressione fiscale e il debito pubblico». Negli ultimi giorni il segretario di Azione Veneto si è recato a Chioggia, a Mestre e a Caorle per parlare apertamente anche dei problemi che affliggono i cittadini del litorale, le persone e le attività produttive dalla pescheria ai maestri vetrai: il turismo e il porto devono essere gestiti diversamente. Per quanto riguarda il turismo, invece, c’è molto da fare come sostiene assieme al candidato Federico Resler: reti e connessioni con altre zone turistiche del Paese vanno costruite andando oltre alla visione micro-locale del turismo privilegiando un approccio sistemico anche di questa importante risorsa del territorio. «Il Veneto è una regione straordinaria, ha una varietà d’offerta turistica che raramente si trova in altre regioni d’Italia - dice Garbin che, sollecitato sulla questione dell’autonomia veneta, risponde - Il governo Draghi con la ministra Gelmini aveva accolto le legittime richieste dei presidenti delle regioni e la Lega ha preferito far saltare il Governo e l’autonomia per propri interessi: dobbiamo ancora parlarne? E noi siamo d’accordo con la posizione che aveva assunto il Governo Draghi e con l’opportunità di crescita che la legge avrebbe offerto. A chi è indeciso o non sa chi votare, rispondo: Ora c’è bisogno di meno chiacchiere e più azione. Pensiamo alle decisioni chiave che a livello globale dovremo assumere: da chi vogliamo essere rappresentati al tavolo delle decisioni? Da chi promette reddito di cittadinanza spendendo i soldi degli italiani? Da chi pensa di allearsi con Orban e Vox in Spagna? Siamo seri. Quando andremo a votare, pensiamo con la testa. Il futuro di questo Paese dipende più che mai da dove metteremo il segno nella scheda elettorale. E ricordo che per votare basta solo una croce sul simbolo e automaticamente si vota il candidato della lista della Camera, lo stesso vale per la scheda con il voto per il Senato».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni 2022: «A Nordest quasi un indeciso su quattro»

TrevisoToday è in caricamento