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Comunali 2012: Alfano a Conegliano per Zambon

Il segretario del PdL, Angelino Alfano, ha fatto visita alla città del Cima per presentare il candidato sindaco Floriano Zambon

Continua l’agguerrita campagna elettorale a Conegliano. Dopo Enrico Letta, Maurizio Sacconi, Italo Bocchino e Beppe Grillo, oggi è arrivato nella città del Cima Angelino Alfano.

Nel suo corso del suo intervento a sostegno della candidatura di Floriano Zambon, il segretario del PdL ha parlato di crescita e tasse e ha speso alcune riflessioni per gli ex alleati: Lega Nord e An.

CRESCITA E TASSE – “Noi siamo coloro i quali, anche in questi giorni, stanno sostenendo l'idea che la prima misura per sostenere la crescita del Paese è lo stop alle tasse", ha dichiarato Alfano.

“Il mancato gettito dell'Imu – ha osservato tuttavia il segretario del PdL - creerebbe difficoltà alle casse dello Stato". Per questo Alfano ha proposto che "si destinino i primi soldi affluenti dai tagli agli sprechi pubblici ed alle spese inutili, attraverso il buon funzionamento della cosiddetta 'spending review', che è il sistema di controllo della utilità e della inutilità delle spese, per diminuire la tassazione sulla casa".

CASA BENE SACRO - "Crediamo anche - ha proseguito Alfano - che nell'ambito delle priorità la casa sia un bene sacro, perché è il deposito dei sacrifici, delle ambizioni, delle speranze di un nucleo familiare che ha investito, magari sostenendo un mutuo decennale o ventennale per arrivare a quell'obiettivo, e che lo ha sostenuto già avendo avuto tassati i redditi per pagare quel mutuo". È sbagliato, perciò, secondo il segretario del PdL “tassare il bene finale, cioè la casa, fino ad infierire".

CRISI E STATO – Ospite in Veneto, Angelino Alfano non ha potuto non affrontare il tema della crisi delle aziende, legata spesso ai mancati pagamenti da parte dello Stato. A questo proposito il segretario ha annunciato il PdL presenterà nei prossimi giorni "un disegno di legge che preveda la possibilità che gli imprenditori che non siano stati fin qui pagati dallo Stato, non paghino le tasse fino all'ammontare del loro credito nei confronti dello Stato, perché è eticamente ingiusto che lo Stato sia pagatore lentissimo ed esattore lestissimo".

Stiamo apprezzando - ha sottolineato comunque Alfano - lo sforzo che il Governo sta facendo anche in Europa per trovare il modo per pagare i debiti nei confronti degli imprenditori. Se ci riesce ne siamo felici, se non ci riesce c'è la nostra proposta”. "Presenteremo un disegno di legge - ha spiegato - perché non vogliamo fare proclami e provare che la modalità operativa è funzionale".

I RAPPORTI CON LA LEGA – A proposito dei vecchi compagni di Governo, Angelino Alfano ha ricordato: “Noi abbiamo dato al Paese stabilità e riforme governando con la Lega e non abbiamo mai ritenuto chiuso del tutto il nostro rapporto con il Carroccio nonostante la Lega abbia scelto di separarsi da noi per queste elezioni amministrative, non già per un problema relativo alle singole comunità locali ma per una scelta politica nazionale: perché noi abbiamo deciso di sostenere il governo Monti e loro no".

"Per la prospettiva - ha proseguito il segretario - noi non riteniamo chiuso il rapporto con la Lega così come non lo riteniamo chiuso con i segmenti moderati del sistema politico italiano".

PDL E AN - Per il PdL non sembrano esserci attriti nemmeno con gli ex militanti di An: “Non abbiamo alcun problema con gli amici che provengono da An", ha ribadito Alfano.

In questo momento, ha osservato Alfano "è tutto assolutamente legato a nominalismi ed etichette". "Noi – ha dichiarato il segretario del PdL - riteniamo di essere l’unico partito che ha saputo rappresentare un mix virtuoso di tradizioni politiche che hanno trovato un luogo ideale di coesistenza, e proprio in questo senso diciamo che occorre andare ancora avanti sulla strada che è figlia della intuizione straordinaria di Silvio Berlusconi del 2008".
"Io come segretario politico – ha concluso - ho tra gli obiettivi fin qui raggiunti fare sì che il Pdl rimanga qualcosa di molto robusto, forte ed integro, che non vada a parcellizzarsi e a frazionarsi".

E stasera tocca a Umberto Bossi, che presenterà il candidato Giovanni Bernardelli.

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