Gentilini trema: Zanetti smentisce l'accordo per il ballottaggio
Mister Segafredo, terzo classificato al primo turno delle elezioni comunali a Treviso, ha dichiarato che non darà indicazioni di voto ai suoi: "L'esperienza elettorale finisce qui"
Alla fine della prima settimana di campagna elettorale pre ballottaggio, la vittoria per Giancarlo Gentilini non sembra poi così scontata.
Dopo giorni di confronti, dialoghi e dichiarazioni è arrivata la sentenza di Massimo Zanetti, ago della bilancia del turno del duello del 9 e 10 giugno: il "re del caffè" ha deciso di "rinunciare a intese fuori dalle logiche che hanno ispirato fin qui il suo agire e la sua proposta politica".
Niente alleanza con la coalizione dello "Sceriffo", che si era detto disposto ad affidare all'imprenditore trevigiano la poltrona di vice-sindaco e che ha 8 punti percentuali di svantaggio rispetto a Giovanni Manildo.
Zanetti non farà nulla per orientare il suo elettorato, così come deciso dall'altra parte in gioco rilevante, il Movimento 5 Stelle. Il leader di "Prima Treviso" ha annunciato in una nota di voler indirizzare i suoi "verso una autonoma scelta in occasione del prossimo ballottaggio, riconoscendone le capacità di ben valutare le varie proposte"
Tuttavia Zanetti, che ha spiegato di considerare "definitivamente conclusa questa esperienza elettorale", auspica che "la coalizione di centrodestra, ambito nel quale da sempre mi riconosco, trovi argomenti, figure e voti utili ad orientare un esito politico incerto".
INTANTO MANILDO VA A PRANZO NEI QUARTIERI
