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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2013

Comunali Treviso 2013, confronto tra candidati in tv

Scintille, giovedì sera, alla trasmissione XNews di AntennaTre tra i tre candidati sindaco Giancarlo Gentilini, Massimo Zanetti e Giovanni Manildo

Fuochi d'artificio tra i candidati sindaco Gentilini, Zanetti e Manildo, giovedì sera nel primo confronto in tv.

Ospiti alla trasmissione XNews di AntennaTre, Massimo Zanetti e Giovanni Manildo in studio e Giancarlo Gentilini in collegamento da Ca' Sugana, non se le sono mandate a dire. Acceso, in particolare, il confronto tra il volto di "Prima Treviso" e il portabandiera del Carroccio, motivo di attrito tra le file del Pdl trevigiano.

All'auto-incensamento di Gentilini, che si è attribuito il merito di aver reso nota Treviso in tutto il mondo, Zanetti ha replicato: "Non si può dire che Giancarlo non pecchi di superbia".

Il re del caffè ha poi risposto a una domanda sull'appelativo da lui dato allo "Sceriffo", ovvero quello di "Matusalemme", precisando di essersi riferito non alla sua età anagrafica bensì a quella politica: "E' alla sua quinta candidatura. Basta, basta, basta", ha esclamato.

Ma a mettere le pantofole Gentilini proprio non ci pensa e, anzi, spera di essere rieletto, così che "Treviso possa riposare tranquilla e pacifica sapendo che c'è uno che pensa alla città e ai cittadini".

"La politica deve rimanere fuori dalle amministrazioni - prosegue Gentilini - Loro due invece sono imbevuti di politica, perché uno è stato senatore e l’altro è iscritto al Partito Comunista o giù di lì. Io invece non ho mai portato la politica nell’amministrazione, ho combattuto anche nei confronti dei miei capi".

"Un politico come sindaco - ha pronosticato il prosindaco 84enne - sarebbe una iattura per la città e i cittadini".

"Il sottoscritto non ha mai avuto tessere di partito - ha risposto prontamente Mister Segafredo - Ho avuto l’onore di aver fatto Forza Italia a Treviso quando era unicamente un movimento politico. Quando è diventata un partito, io ho dato le dimissioni. Gentilini dovrebbe saperlo e avere un po’ di riconoscenza, perché c’ero anch’io con Galan e Gobbo quando decidemmo di candidare lui sindaco".

"È lui che corre con la Lega Nord, di cui vorrei chiedergli se ha la tessera - accusa Zanetti - e col Pdl, del quale aveva sempre parlato come del diavolo".

Più pacato e ironico, invece, il candidato del Pd, Manildo: "Mi piace molto la tecnica oratoria di Giancarlo - ha concluso - Prima dice che la politica deve rimanere fuori e poi, per cercare di delimitare l’avversario, dice che Manildo è comunista".

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