Elezioni comunali Treviso 2013 - Diretta delle operazioni di voto
Gli aggiornamenti sull'andamento delle votazioni domenica 26 e lunedì 27 maggio 2013: affluenza, aneddoti, polemiche dai seggi del capoluogo e degli altri nove Comuni
Seggi aperti in tutti i nove Comuni al voto nella provincia di Treviso: il capoluogo, San Biagio di Callalta, Moriago della Battaglia, Motta di Livenza, Nervesa della Battaglia, Castello di Godego, Vedelago, Mareno di Piave.
LA DIRETTA
ORE 15.30 - L'affluenza a Treviso: crollo del 16%
Nella Marca affluenza del 61,55%
ORE 15 - Chiusi i seggi elettorali, iniziano le operazioni di spoglio. Si attendono i dati sull'affluenza e i primi exit poll.
ORE 7 - Apertura dei seggi: si vota fino alle 15.
LUNEDI
LA POLEMICA - Gentilini sfoggia il Tricolore nonostante il silenzio elettorale
ORE 22 - Seggi chiusi - Affluenza in netto calo rispetto al 2008
ORE 19 - I dati sull'affluenza a Treviso
ORE 12 - I dati sull'affluenza a Treviso
I dati sull'affluenza negli altri nove Comuni
ORE 8 - Apertura seggi
A Treviso la prima giornata di voto si è aperta con il malumore lasciato dalla polemica di sabato sul silenzio elettorale non rispettato dal Pd. Alessia Bellon, candidato di Indipendenza Veneta, aveva denunciato delle irregolarità da parte della coalizione di sinistra di Giovanni Manildo.
"Un candidato al consiglio comunale, tale Giulio Morossi, ha volantinato e fatto propaganda elettorale - ha accusato Bellon nel tardo pomeriggio di sabato - in violazione delle norme sul silenzio elettorale e alle più elementari regole democratiche. Alcuni candidati consiglieri di Indipendenza Veneta, avvisati da diversi cittadini trevigiani scandalizzati del comportamento antidemocratico del Pd, hanno quindi fatto intervenire i vigili urbani che hanno prontamente stroncato l'attività degli esponenti di sinistra".
"Il comportamento del candidato consigliere che questa mattina distribuiva volantini è stato fatto nel pieno rispetto delle norme così come è stato da lui stesso verificato presso l'ufficio elettorale. Ciononostante ci scusiamo se qualche cittadino fosse stato disturbato da questa iniziativa", ha replicato la portavoce di Giovanni Manildo
"Il militante del Pd ha reagito in modo nervoso - aveva invece sottolineato Bellon - offendendo i nostri candidati che hanno solo raccolto le richieste dei cittadini e compiuto un atto di civismo".
A stretto giro di posta la replica del Pd: "Certo non intendiamo polemizzare con chi oggi fa la candida e la scandalizzata e fino a ieri prometteva soldi in cambio di voti - ha risposto l'entourage di Manildo - questo è un vero episodio che non è sicuramente un esempio di fair play e chissà potrebbe anche interessare davvero le procure".