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Elezioni Politiche 2013 Centro / Piazza dei Signori

Arriva lo Tsunami Grillo: "Mai vista una piazza così a Treviso"

In 5mila persone hanno assistito allo show-comizio di Beppe Grillo, venerdì sera, in piazza dei Signori a Treviso. Sorpreso lo stesso Grillo dell'accoglienza dei trevigiani: "Ma cosa vi è successo?"

"Mai vista una piazza così a Treviso". Una piazza dei Signori gremita, venerdì sera, che acclamava a gran voce Beppe Grillo, arrivato da Belluno a bordo del camper dello "Tsunami Tour".

In 5mila hanno riempito piazza, portici, via Calmaggiore e via Indipendenza già prima delle 21 e dell'arrivo del comico-politico. Un boato lo ha accolto, proprio nel cuore della roccaforte leghista veneta, tanto da fargli esclamare: "Ma cosa vi sta succedendo?".

FIUME IN PIENA - Ma cosa sta succedendo? "Voi mi accogliete come se fossi il Messia. Ma io non sono il Messia, non faccio miracoli".

"La gente non ce la fa più, mi riempie di biglietti, di richieste. Ma io non faccio miracoli". 

"Le cose stanno cambiando", ha commentato Grillo. In una settimana è la seconda volta che Treviso si sente dire questa frase. Anche i giovani del collettivo Ztl Wake Up in corteo, il sabato precedente, avevano urlato: "Le cose devono cambiare e stanno cambiando".

Difficile stabilire se i trevigiani fossero in piazza per il Grillo comico o per il Grillo politico. Di fatto per quasi due ore sono rimasti ad ascoltare, quasi ipnotizzati, esplodendo in applausi quando il genovese ha toccato temi cari alla Marca sofferente: tasse, crisi, imprese che chiudono, spesa pubblica.

Qualcuno si è anche sentito male: "Succede sempre, quando parlo di Monti e di tasse", ha cercato di sdrammatizzare Grillo, mentre il medico cercava di farsi strada tra la calca. "E' un anziano? No? Una giovane? Chissà perché succede sempre ai giovani di sentirsi male quando parlo di tasse".

Tsunami Tour, Beppe Grillo a Treviso

PROGRAMMA - "Diciamo le stesse cose che abbiamo detto in questi anni": questa la sintesi della serata di venerdì. Dalla commistione tra politica e finanza - come non parlare di Parmalat e Monte dei Paschi di Siena? - che ha messo in ginocchio il Paese, alla spesa pubblica, dal reddito di cittadinanza al taglio dei rimborsi elettorali e degli stipendi faronici dei parlamentari, dallo snellimento della burocrazia al ritorno alla scuola pubblica, dalla riduzione dell'inquinamento e del dispendio energetico alla difesa del "made in Italy".

LA STAMPA - "Chi avrebbe mai pensato che saremmo arrivati fin qui? - ha esclamato Grillo circondato dai candidati trevigiani a Camera e Senato - Ci hanno ostacolato e ci stanno ostacolando in tutti i modi".

"L'Europa ha paura di noi. Dicono che la nostra non è una democrazia tradizionale. La democrazia è una - ha dichiarato Grillo - e non è quella della Germania, non è quella della finanza. Ci ostacolano, ma noi ce la faremo".

"La stampa manipola quello che dico - ha attaccato, riferendosi tra l'altro alle affermazioni su Al Qaeda e l'attacco al Parlamento - Mi sbatte in prima pagina per nascondere quello che accade veramente, relega all'ultima pagina lo scandalo della Monte dei Paschi di Siena".

EMERGENZA - "Lo Stato non c'è più - ha continuato Grillo tra gli applausi della folla - C'è solo la burocrazia. E intanto la gente va alla Caritas a mangiare perché non ce la fa. Non si ruba neanche più: si mangia direttamente nei supermercati".

"Siamo in emergenza. La gente si uccide. I consumi si sono bloccati. Ci vuole il reddito di cittadinanza - ha urlato - Non ci sono i soldi? Li troviamo noi i soldi: partiamo dall'alto. Dobbiamo fare i sacrifici? Cominciamo dal Presidente della Repubblica e dalle sue Maserati".

IMPRENDITORI - "Domani incontrerò i piccoli imprenditori - ha annunciato dal palco Grillo - Hanno chiesto di incontrarmi per discutere, vedere quello che si può fare". Quello che si può fare, ha spiegato, è snellire la burocrazia, introdurre degli sgravi per chi assume lavoratori giovani, far collaborare aziende e scuola nella formazione delle nuove generazioni, difesa del "made in Italy" vero e proprio.

"Bisogna cambiare questa mentalità del calcestruzzo - ha dichiarato Grillo, riferendosi in particolare a Treviso e al recente Pat - I tempi sono cambiati. Devono capire che questo non crea più posti di lavoro. Sono malati di calcestruzzo: non pensano che a quelllo".

I CANDIDATI - Prima di lasciare piazza dei Signori, Beppe Grillo ha presentato la sua squadra trevigiana: "Io non mi candido - ha ribadito - non posso nemmeno candidarmi con tutti i processi che ho a carico!".

Sul palco con lui è salito anche David Borrelli, il consigliere del Movimento 5 Stelle a Treviso: "Vi presento il kamikaze: era da solo cinque anni fa. Adesso non so nemmeno più quanti siamo".

Presa la parola Borrelli ha ringraziato tutti, confermando che non si candiderà né alle comunali né alle politiche: "Non sarebbe coerente - ha spiegato - Abbiamo sempre detto che noi siamo diversi. Se approfittassi della mia esperienza a Ca' Sugana per arrivare al Parlamento, non sarei diverso dagli altri".

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