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Politica San Biagio di Callalta

Emergenza Covid a San Biagio, il sindaco: «Non si specula sulle sofferenze»

Polemiche in consiglio comunale dopo che il sindaco ha respinto al mittente una mozione presentata dai consiglieri di opposizione

L’amministrazione comunale di San Biagio di Callalta ha respinto al mittente la mozione presentata dai consiglieri di opposizione sull’emergenza Covid. "Da quando è iniziata la pandemia – spiega il sindaco Alberto Cappelletto – abbiamo messo in campo uomini, mezzi e risorse, senza risparmiarci. Il fatto che la minoranza non lo riconosca, ad oltre un anno di distanza, sta a significare che non è interessata ai fatti, ma è mossa solo da intenti polemici. Non accetteremo mai che si faccia speculazione politica sulle sofferenze e difficoltà della gente”.

Il primo cittadino nella seduta del consiglio comunale dell’8 aprile ha sciorinato tutte le cose fatte per gestire l’emergenza sanitaria e sociale a dimostrazione del grande lavoro svolto (“altro che impegni disattesi” rimarca riprendendo le premesse della mozione). “E tutto fatto senza mettere le mani nelle tasche dei contribuenti – annota Cappelletto – visto che la nostra tassazione pro capite, 251 euro, è tra le più basse dell’intera provincia di Treviso, a fronte di una crescita dei servizi offerti”.

Ad oggi il Comune ha messo in campo nell’anno 2020 e nei primi mesi del 2021 quasi 600 mila euro a favore dei cittadini e famiglie più in difficoltà e a sostegno delle attività produttive, nella scuola per supportare la Dad, per mettere a disposizione della collettività i dispositivi anti Covid, i buoni spesa con le risorse stanziate dal Governo. “Sul fronte sanitario stiamo lavorando in stretta collaborazione con l’Ulss che, tra l’altro – ricorda il sindaco – ha portato nel nostro Comune una delle Usca attivate nel territorio provinciale. Senza dimenticare il grande lavoro svolto dalle associazioni di volontariato con il nostro coordinamento: solo la Protezione civile, Anteas  e Croce Rossa hanno nel 2020 messo a disposizione più di 8.000 ore, percorrendo in lungo e largo il territorio per portare dispositivi e farmaci, fare la spesa, trasportare persone in ospedale o luoghi di cura”.  Infine, per la campagna vaccinale in corso, il Comune ha dato all’Ulss la disponibilità di alcuni locali e il supporto per organizzare appuntamenti e trasporti dei soggetti più fragili. 

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