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Emergenza maltrattamenti: Cisl rilancia codice rosa in pronto soccorso

Violenze domestiche a Vittorio Veneto, la Cisl rilancia: “Codice Rosa al Pronto Soccorso per aiutare le vittime a denunciare gli aguzzini”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

“Se al Pronto Soccorso di Vittorio Veneto fosse stato attivo il Codice Rosa, quella donna che per mesi ha nascosto le violenze subite dal marito forse avrebbe potuto trovare il coraggio di denunciare prima il suo aguzzino”.

Non ha dubbi Vanna Da Deppo, del Coordinamento Donne dei Pensionati Cisl: se le persone vittime di violenza avessero a disposizione un codice privilegiato di accesso al Pronto Soccorso, cercare aiuto sarebbe più semplice. L’ultimo caso si è consumato a Vittorio Veneto, dove una donna di 64 anni è riuscita a raccontare ai carabinieri la sua terribile storia di violenza domestica dopo anni di maltrattamenti vissuti nella disperazione e nel silenzio più totale. Il marito è stato arrestato, ma le ferite rimangono.

La proposta della Cisl di Treviso, avanzata dai Pensionati e dal Coordinamento Donne, e già condivisa con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Treviso e dall’Associazione Donne Medico, è precisa: aggiungere il “Codice Rosa” nella fase di accesso al Pronto Soccorso, procedura esclusiva e dedicata alle persone che hanno subito violenza sessuale e domestica, al fine di tutelare e assistere al meglio le vittime di soprusi.

Il progetto prevede la costituzione di una task force interistituzionale, una squadra di medici, magistrati, personale infermieristico e polizia giudiziaria adeguatamente formata per affrontare sotto ogni punto di vista emergenze di questo tipo. Lo scorso aprile, sul tema, si è svolto un convengo al Ca’ Foncello di Treviso.

“Rinnoviamo – spiega Da Deppo – la nostra richiesta rivolta alle tre Usl trevigiane, alla Procura e alle forze dell’ordine: si attivi nei Pronto Soccorso della Marca trevigiana un codice criptato nei casi in cui vi sia il sospetto di una violenza sessuale o domestica. Dove il Codice Rosa è attivo, ad esempio a Grossetto, c’è un abbattimento dei casi di “incidenti domestici”, spesso e volentieri paravento per violenze subite fra le mura di casa”.

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