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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Epifania, Muraro: "Invito i trevigiani a riunirsi davanti al falò"

Il 6 gennaio 2013 si festeggia l'Epifania e la Marca trevigiana si appresta a celebrarla rinnovando l'antico rito del panevin

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Dopo le celebrazioni cristiane del Natale, nella Marca si ripete un antico rito pagano: quello dei panevin. Una tradizione che continua, oltre 200 sono i fuochi che si accenderanno nel nostro territorio poco prima dell'Epifania.

Il calendario è a disposizione di trevigiani e turisti anche nel sito www.visittreviso.it oppure su www.provincia.treviso.it.

"Dopo l'omaggio ai Presepi, simbolo della tradizione cristiana, il nuovo anno ci porta questo rito pagano, il "panevin" che, con le sue origini di tradizione agricola vuole invece fungere da benevolo portatore di fortuna per l'anno che va a cominciare. Il Panevin è un'antica tradizione consolidata del territorio, tramandata di generazioni in generazione, mai seppellita dalla polvere della storia. E non solo, ormai funge anche da comprovata attrazione turistica, oltre che da momento di aggregazione per la Comunità. Sarebbe un peccato far morire una memoria di questo genere - spiega il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – Il fuoco purificatore distrugge le sfortune del passato e illumina le fredde notti della Marca e dalla direzione delle faville e del fumo che si levano dal cumulo di sterpi e legno, si traggono gli auspici - in cuor nostro sempre benevoli - per ciò che ci riserva il futuro. La nostra è una provincia di profonda tradizione agricola e il panevin rappresentava inizialmente la festa per il Solstizio d'Inverno. Una spiegazione popolare collega poi il panevin al Natale, in quanto questi fuochi servirebbero per far luce ai Magi nel loro viaggio alla ricerca della grotta della Natività. Invito allora i cittadini trevigiani a riunirsi davanti al falò, per vivere insieme questo momento di aggregazione prima della fine delle feste. E che sia un segnale forte da parte di una Comunità che non vuole rinunciare alle proprie tradizioni, anche in un periodo difficile come questo. Tra lotterie, calze, e giochi per i più piccoli non dimenticate di riscaldarvi con un bicchiere di vin brulè e dare un morso ad una buona fetta di pinza. Mi auguro che l'anno nuovo porti con sé molta serenità e concretezza”.

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