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Esubero dipendenti in Provincia: la Cgil chiede un tavolo di confronto

Caos nell'attribuzione delle funzioni al Sant'Artemio: "Subito un tavolo provinciale" è la richiesta di Vendrame della Cgil di Treviso

TREVISO E' caos nella Marca per la riorganizzazione delle funzioni della Provincia di Treviso, soprattutto in merito agli esuberi di personale, tanto che il segretario generale della Cgil di Treviso, Giacomo Vendrame, lancia l'appello per un tavolo provinciale comune in cui discutere delle problematiche dei lavoratori del Sant'Artemio denunciando al contempo l'assenza programmatica della regione Veneto in merito.

I lavoratori non possono aspettare il voto di maggio per sapere se avranno ancora un lavoro e dove. Parta dal territorio un ragionamento di sistema per governare processi di mobilità interna alla PA, al fine di garantire occupazione e servizi. L’eventuale riassorbimento degli esuberi del Sant’Artemio all’interno del Tribunale di Treviso è un’idea che in tempi non sospetti il Sindacato ha già chiaramente espresso ed esplorato insieme al presidente Aurelio Gatto. È doveroso ragionare attorno a un tavolo provinciale in merito a queste forme di mobilità interna alla Pubblica Amministrazione, al fine di garantire l’occupazione dei dipendenti della Provincia e mantenere se non implementare i servizi ai cittadini”. Secca la posizione di Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, che va dritto al sodo e dà valore alla discussione aperta martedì dal procuratore Dalla Costa e ripresa dagli organi di informazione locale.

Per il segretario della CGIL di Treviso “Questa è una partita che va giocata sul territorio, un percorso che si deve costruire non solo con il Tribunale ma con i diversi enti della Marca, molti oggi a soffrire di carenze di personale, per fare sistema e creare nuovo valore. Un processo – ha continuato Giacomo Vendrame – al netto della grave e irresponsabile assenza di programmazione della Regione Veneto, che va governato nella sua complessità aprendo un tavolo provinciale con tutti i soggetti istituzionali e le Parti Sociali. Sul piatto ci sono posti di lavoro ed efficienza della macchina amministrativa – conclude Vendrame – non possiamo certo attendere i comodi dei politici, i lavoratori non possono aspettare il voto di fine maggio per sapere se avranno ancora un lavoro e dove lo svolgeranno. Muraro faccia ancora il presidente della Provincia, risponda alla chiamata di Via Verdi e convochi subito il tavolo provinciale”.

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