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Pd trevigiano in concorrenza con Lega per promuovere federalismo

Il Partito Democratico della Marca entra in concorrenza con la Lega, facendosi promotore della bandiera del federalismo. Lettera aperta di Quarello al parlamentari veneti

Il Partito Democratico della Marca è intenzionato a sottrarre alla Lega la bandiera del federalismo. E per farlo il segretario provinciale Enrico Quarello ha inviato ai parlamentari veneti del PD una lettera aperta.

"È il momento di dimostrare che siamo una vera forza riformista", scrive Quarello, che sottolinea come le dimissioni del Governo Berlusconi abbiano lasciato "sul tavolo una serie di questioni irrisolte che rischiano di produrre un effetto devastante e irrecuperabile" nel rapporto tra politica e territorio, "in un contesto come quello trevigiano e veneto nel quale da troppo tempo si attendono una serie di risposte capaci di interpretare le esigenze di una comunità ad alta vocazione e concentrazione produttiva, lavorativa e sociale".

La prima delle questioni lasciate in sospeso è proprio quella del federalismo: "L'esecutivo provinciale del Pd – si legge – ha deciso di scrivere questa lettera consapevole che il partito non può perdere l'occasione di dimostrarsi forza politica di autentico riformismo". Il timore del Pd è quello che la Lega, unica forza d'oppisizione al Governo Monti, si riproponga come partito territoriale di protesta. "Siamo convinti – scrive Quarella – che, proprio nel Trevigiano, siano presenti quelle risorse economiche, lavorative e sociali che ci rendono ancora capaci di competere a livello mondiale e, quindi, utili a portare l'intero Paese fuori dalla crisi".

Perciò il Pd provinciale chiede ai parlamentari veneti "un impegno immediato e determinato", "perché ci si attivi da subito affinché il Partito Democratico sia soggetto promotore presso il nuovo Governo di un'iniziativa politica utile a realizzare una Italia federale in una Europa federale". Il Pd della Marca auspica "una proposta seria per l'autonomia finanziaria dei Comuni; un sistema istituzionale coerente con una Carta delle autonomie che razionalizzi e superi sovrapposizioni e duplicazioni, semplifichi il sistema a partire dalla Province e dall'eliminazione degli scompensi derivati dalle Regioni a statuto speciale; una necessaria revisione del patto di stabilità per liberare risorse per la crescita; una riforma del mercato del lavoro in un'ottica di rispetto generazionale".

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