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Politica Cavaso del Tomba

Fondi per i Comuni Unesco, Baratto: «Siano dati anche ai Comuni della Biosfera del Gappa»

In arrivo dal Governo ben 75 milioni di euro. L'onorevole trevigiano: «L’occasione che viene offerta dal PNNR deve produrre un nuovo assetto dell’offerta turistica orientata a Venezia, perché è lì che gravita il turismo»

Un fondo per il turismo da oltre 75 milioni di euro a favore dei Comuni compresi nei siti Unesco. E’ questo quanto è stato presentato lo scorso 5 marzo dal Ministero del Turismo per sostenere la ripresa del settore turistico particolarmente colpito dalla crisi generata prima dalla pandemia di Covid-19 e poi dalla guerra in Ucraina. Fondi che arriveranno anche nella Marca trevigiana a beneficio di tutti quei Comuni già inseriti nella zona delle colline UNESCO. Ne sembrano invece esclusi quei Comuni legati alle riserve della Biosfera UNESCO, altro riconoscimento che può essere vantato da tutta la zona all’ombra del Monte Grappa.

«Si tratta di un’iniziativa che va nella giusta direzione, ovvero quella del sostegno di un settore che nel nostro territorio traina la ripresa e per questo va sostenuto per garantire ulteriori investimenti nel prossimo futuro – commenta l’on. trevigiano Raffaele Baratto - Penso alle tante attività che hanno visto la luce dopo la pandemia nelle colline del Conegliano Valdobbiadene e a tutto l’indotto che si sta creando». Nell’elenco dei Comuni destinatari dei fondi non sono però state comprese le biosfere UNESCO. «Questa è una criticità importante – continua l’esponente di Coraggio Italia - che ho subito segnalato al Ministero perché preveda quanto prima un’analoga misura anche per le oltre 20 biosfere italiane, Grappa compreso. Sono comunque sicuro che il Governo ne terrà conto». Negli ultimi anni, infatti, nella zona del Grappa si è sviluppata un’intensa attività ricettiva legata soprattutto al turismo sportivo e a quello artistico, anch’essa duramente colpita dalle conseguenze della pandemia e per Baratto «l’euforia generata dalla proclamazione di Riserva della biosfera del massiccio del Grappa deve trovare il sostegno delle Istituzioni per favorire ulteriori investimenti in un’area la cui vocazione storica, artistica, turistica e culturale può rappresentare un vettore cruciale di sviluppo post pandemico».

Il deputato di Forza Italia punta difatti molto sulla centralità della Pedemontana, un’area molto ampia in cui si concentrano alcune eccellenze turistiche ed enogastronomiche come il marrone del Monfenera, le mele di Monfumo e l’olio delle colline di Cavaso del Tomba, senza dimenticare anche Possagno quale vero centro artistico della zona e Borso del Grappa con i suoi spazi dedicati al volo libero. «L’occasione che viene offerta dal PNNR deve produrre un nuovo assetto dell’offerta turistica orientata a Venezia, perché è lì che gravita il turismo. Il tutto in sinergia con le colline dell’UNESCO per un’area che, nel suo complesso da Cima Grappa a Conegliano, rappresenta un unicum nel mondo» conclude Baratto.

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