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I cittadini di Montebelluna dicono no ai fondi di Veneto Banca per il recupero di Villa Pisani

Gli attivisti di "Meetup Montebelluna" contrari all'utilizzo di un milione di euro per la realizzazione del Memoriale della Grande Guerra: "Sono soldi di privati"

MONTEBELLUNA Gli attivisti di "Meetup Montebelluna", durante la serata dibattito dedicato al tanto controverso DDL Salvabanche del 21 febbraio presso la biblioteca comunale, hanno invitato il sindaco Marzio Favero a non usare il milione di euro, accordato da Veneto Banca a fondo perduto per la realizzazione del Memoriale della Grande Guerra, annunciato dallo stesso sulle pagine di “Montebelluna notizie” ancora nel mese di ottobre.

"E’ giusto il recupero della Villa Pisani come da anni attendono i cittadini, ma usare fondi dell’istituto bancario sotto i riflettori per il buco finanziario stimato ad oggi a 882 milioni di euro, non si ritiene sia moralmente corretto - ha dichiarato il deputato bellunese del M5S Federico D'Incà - I fondi stanziati dall’istituto bancario non sono paragonabili ad un meritorio investimento della Banca sul territorio in quanto non ha i mezzi finanziari derivanti da utili di esercizio, ma bensì ascrivibili al buco prodotto da una gestione del tutto fallimentare della banca. Usare quel milione di euro infatti significa spendere soldi sottratti ai piccoli risparmiatori che a causa dell’enormi perdite hanno visto sfumare i risparmi, spesso, di un’intera vita di lavoro. Auspichiamo quindi che Villa Pisani sia restituita alla fruibilità dei cittadini di Montebelluna, ridimensionando il progetto decurtando la parte finanziata accordata all’amministrazione comunale da parte dei vertici di Veneto Banca".

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