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Fondo regionale per i disabili, Laura Puppato: “Stanchi delle bugie"

"Prima si diceva che era colpa del Ministero, ora il Ministero ha sbloccato parte dei fondi, ma comunque le vittime non stanno ricevendo quanto avrebbero dovuto" afferma la senatrice

TREVISO “Non è più possibile accettare il perdurare di una situazione di indifferenza e negazione dei diritti verso i più deboli. Così facendo Donazzan mina scientificamente uno dei migliori sistemi inclusivi del disabile al mondo, di cui andiamo fieri. Questa giunta regionale Regionale, che ogni 2X3 parla di indipendenza e autonomia non tiene fede neppure a obblighi di legge sul tema disabilità, e lo fa da ormai oltre 3 anni, ma, pur avendo ammesso di aver stornato fondi obbligatoriamente destinati ai disabili sul generico fondo lavoro e averne garantito il ripristino, ad oggi e a distanza di due mesi dalle ultime dichiarazioni nulla è accaduto."

"Neanche una comunicazione interna al suo assessorato per riportare a correttezza formale la voce del fondo per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità che valeva 7.000.000 di euro nel solo 2012. Quando vedo questi comportamenti, mi chiedo se è lecito affidarsi  a questi rappresentanti politici che vogliono pure l'indipendenza senza controllo nazionale”. Lo dice Laura Puppato, tornando sul tema su cui aveva sollecitato un intervento della Regione attraverso una lettera all’Assessore Donazzan.

“Ho letto la risposta dell’assessore ad una mia lettera a fine gennaio 2016 con una certa speranza e ovvia fiducia nelle istituzioni, attendendo lo sblocco e il ripristino del fondo. Donazzan infatti scriveva: 'a seguito della piena operatività della nuova normativa in materia di finanza pubblica, nota come armonizzazione contabile, dal 2016 i trasferimenti in parola potranno riprendere essendo presenti’ - spiega la senatrice dem - ma gli uffici regionali e le ULSS mi dicono che nulla è cambiato. Il fondo per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, non è più finanziato dal 2013 anche se essendo frutto di versamenti delle aziende regolarmente paganti ed essendo rigorosamente vincolato per destinazione ai disabili, dovrebbe stare lì naturalmente, Inaccettabile che finisca invece dentro un altro calderone per opera della Regione Veneto”.

Sullo sfondo resta anche un altro grande "torto": la questione dei danneggiati da trasfusione con emoderivati: “Prima si diceva che era colpa del Ministero, ora il Ministero ha sbloccato parte dei fondi, ma comunque le vittime non stanno ricevendo quanto avrebbero dovuto. Dalla regione dicono che dall’1 aprile la situazione dovrebbe sbloccarsi, staremo vigili. Avevo probabilmente ragione quando dicevo che i motivi veri dei mancati pagamenti in Veneto, unica regione d'Italia con la Calabria a non pagare, erano in realtà legati all’ignavia della Regione su temi che riguardano i più deboli della società, temi che richiedono tanto lavoro ed evidentemente danno poca visibilità”.

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