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Frecciabianca Udine-Milano: tutti uniti per il ripristino della fermata a Castelfranco

Lions e Comune di Castelfranco Veneto sono in prima linea nella class action per ripristinare quanto soppresso da Trenitalia il 2 ottobre del 2016

Una class action per riattivare la fermata ferroviaria di Castelfranco Veneto lungo la tratta Milano-Udine del Frecciabianca soppressa da Trenitalia il 2 ottobre del 2016. E’ l’accorato appello promosso dal Lions Club di Castelfranco Veneto assieme al Comune di Castelfranco Veneto a all’IPA Castellana. E’ questa solo l’ultima iniziativa di una serie di azioni messe in atto in questi anni anche dall’amministrazione comunale castellana che, a più riprese, ha chiesto sia a Ferrovie dello Stato che al Ministero dei Trasporti il ripristino della fermata in Città. In epoca più recente anche il Lions Club di Castelfranco Veneto si è preso a cuore evidenziando, anche in Commissione territorio, la necessità di ripristinare il collegamento Castelfranco Veneto - Milano. Di qui il coinvolgimento della consigliera delegata IPA, Mary Pavin, che si sta spendendo per portare avanti la causa a livello più ampio.

Nell’azione collettiva sono quindi state coinvolte anche le IPA Castellana, Montello-Piave-Sile e Terre di Asolo e Montegrappa, comprendendo quindi 21 Comuni, 230mila abitanti e 9 associazioni di categoria in un territorio ricco di attività produttive e di relazioni con il capoluogo economico d’Italia, cioè Milano. Spiega il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon: “La soppressione della fermata del Frecciabianca nella stazione di Castelfranco sta avendo ripercussioni sotto molteplici punti di vista: dal punto di vista socio economico in quanto Castelfranco costituisce un punto di riferimento essenziale per l’imprese del territorio, ma anche dal punto di vista universitario, essendo Castelfranco sede di due Università, Scienze per il paesaggio-Villa Bolasco e il conservatorio di musica Steffani, in quanto si è creato un disagio enorme anche il personale delle scuole e gli studenti universitari che usufruivano regolarmente del treno. Ma si pensi anche all’aspetto sanitario per cui l’apertura dell’istituto oncologico Veneto a Castelfranco destinato alla prevenzione diagnosi, cura dei tumori e alla ricerca sul cancro dovrebbe essere accompagnata dall’attivazione di tratte ferroviarie nazionali di più ampia scala per assicurare un collegamento più rapido e comodo per i pazienti.

Non ultimo l’aspetto turistico in quanto l’area Castellana, Asolana e Montebellunese sono ricche di interesse storico monumentale, villa venete, città murate, strade romane, percorsi naturalistici, nonché un notevole patrimonio artistico e culturale situato all’interno dei musei, chiese, vile, palazzi”. Prosegue Mary Pavin: “Un grazie particolare va rivolto ai componenti della Commissione territorio del Lions Club di Castelfranco Veneto perché la loro sollecitazione, unita a tutte le richieste delle rappresentanze di categoria delle attività produttive, è stata di stimolo nell’affrontare nuovamente questo tema e speriamo siano anche di aiuto a seguire. E’ una dimostrazione di cittadinanza attiva importate e ci auguriamo che i referenti delle Ferrovie dello Stato ed il Consiglio di amministrazione accolgano questa istanza attivando un servizio necessario per gran parte della popolazione del Veneto centrale”.

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