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Giorgi-Fermi in sciopero: gli studenti chiedono laboratori per la scuola

«Oggi non entriamo in classe perché abbiamo scelto di dare una risposta univoca e forte: noi studenti non ci stiamo più! Ci siamo stancati di una scuola decadente»

"Il Covid non ha fatto altro che aumentare e rendere più evidenti tutti i problemi che già esistevano a scuola, e non mi riferisco solo all'enorme disagio che rappresenta il trasporto pubblico, ma anche della carenza di spazi, laboratori e materiali per permettere a tutti gli studenti una didattica di qualità - dichiara Luca Delaini, rappresentante dell'ISS Giorgi-Fermi - Oggi non entriamo in classe perché abbiamo scelto di dare una risposta univoca e forte: noi studenti non ci stiamo più! Ci siamo stancati di una scuola decadente, vecchia e che non vuole venire incontro alle esigenze, anche le più banali, di chi la vive giorno per giorno. Le proposte e le cose da dire le abbiamo, vorremmo solo essere ascoltati e che le soluzioni per la nostra scuola vengano trovate assieme a noi!".

In tanti stamattina non sono entrati al Giorgi Fermi, fermandosi con i compagni nella protesta organizzata dai rappresentanti di istituto. "Spazi, didattica e socialità dovevano essere le parole chiave per la ripartenza a scuola: al Giorgi Fermi, come in tanti tanti altri istituti del Paese, non si trova affatto tutti questo - conclude Marco Nimis, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto - Diamo tutto il nostro supporto alla protesta degli studenti del Giorgi Fermi perché crediamo che una scuola a nostra misura sia possibile ma vada costruita dentro e fuori dalle aule partendo proprio da chi la vive in prima persona".

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