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Treviso, quasi 7mila alloggi sfitti. De Nardi: «Agevolare studenti e nuovi residenti»

Il candidato sindaco accende l'attenzione sul tema degli alloggi: «Giovani coppie, universitari e famiglie meno abbienti non riescono a risolvere il problema della casa». Le proposte per cambiare

Oggi a Treviso ci sono quasi 7mila alloggi vuoti su un totale di 45.545 ma giovani coppie, studenti universitari e famiglie meno abbienti non riescono ancora a risolvere il problema della casa. Per questo motivo Giorgio De Nardi, candidato sindaco alle prossime elezioni comunali, ha deciso di mettere le politiche per la casa al centro della sua campagna elettorale.

«Treviso è allo stesso tempo un mercato immobiliare florido, ma solo per l’investimento in immobili di pregio, nelle zone più belle della città e a prezzi assai elevati - spiega il candidato -. E, non meno importante, il tema della casa si lega al consumo di suolo, dove gli ormai spariti residui di verde cittadino non devono essere perduti, mentre il patrimonio esistente necessita di una profonda riqualificazione energetica. Non ci sono formule magiche ma una serie di iniziative che il Comune può promuovere o attivare direttamente per contribuire a risolvere un problema, che diventa strategico per il futuro se si vuole rendere attrattiva la Città a studenti e nuovi residenti». Queste, dunque, le proposte previste dal programma della lista Giorgio De Nardi Sindaco.

  • Modulare le aliquote Imu per favorire la messa a disposizione degli appartamenti sfitti al mercato.
  • Attivare il Fondo di Garanzia per gli affitti, che con il meccanismo progressivo della rotazione costituisca la garanzia per i proprietari locatori.
  • Promuovere percorsi di autorecupero del patrimonio edilizio supportando la nascita di cooperative di abitazione e agevolando l’accesso ai finanziamenti regionali e statali.
  • Vincolare le nuove costruzioni residenziali ad una percentuale di alloggi a prezzi accessibili alle famiglie meno abbienti.
  • Avviare un piano pluriennale di ristrutturazione del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune, che, tenuto conto delle disponibilità annuali di finanziamento, progressivamente sia reso tutto abitabile.
  • Rivedere, in collaborazione con Ater, il Piano per l'edilizia popolare, per incrementare il flusso degli immobili da immettere nel mercato immobiliare.
  • Con obiettivo il servizio al cittadino, efficientare l’iter autorizzativo comunale per le ristrutturazioni/costruzioni, per evitare ritardi e ricicli che si rivelano spesso costosi ed estenuanti.

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