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Governo Draghi, CNA: «Alleggerire le imprese artigiane dall'ingente debito privato»

Sartor, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: «Bisogna promuovere interventi per assicurare livelli di competitività e di crescita superiori a quelli degli anni ante 2020»

I migliori auguri, da CNA Treviso, al Governo di responsabilità nazionale e al premier incaricato. L’associazione degli Artigiani della Marca, che ha molto apprezzato l’avvio del dialogo con le parti sociali da parte del professor Draghi avvenuto nei giorni scorsi, è consapevole del gravoso compito che spetta a questo Governo: rimettere in moto l’economia del Paese, rinsaldare la coesione sociale e contribuire, insieme agli altri partner europei, al rilancio del processo di integrazione europea verso un’Unione “sempre più stretta” che dal debito comune inizi, intanto, a implementare una tassazione comune su temi strategici per la competitività del continente. Per CNA uno dei fronti caldissimi su cui dovrà intervenire questo Governo, in un quadro di decisioni europee, è l’alleggerimento delle imprese, specialmente le medio-piccole, dell’ingente debito che hanno contratto in questi mesi di pandemia, pari a 136 miliardi di euro per l’Italia. Una cifra enorme che ingabbia le aziende e mette un freno agli investimenti privati, essenziali per la ripresa economia. 

«Le nostre imprese hanno necessità, in questo momento, di veder alleggerito il loro debito – afferma Mattia Panazzolo, direttore di CNA territoriale Treviso - La scelta fatta dal nostro Paese, per far fronte alla pandemia, è stato favorire l’indebitamento privato delle aziende, facendo cadere su di esse gli oneri, per così dire, di sistema. Ma questo rallenta la ripresa economica: imprese indebitate, infatti, non investono». Una strada può essere quella di allungare, almeno raddoppiandoli, i tempi di restituzione dei prestiti sottoscritti in questi mesi dalle imprese per far fronte alla situazione pandemica. 

«Molte imprese hanno chiesto prestiti alle banche per sopravvivere, per non chiudere – puntualizza Panazzolo - C’è quindi la necessità di aiutarle a far fronte all’indebitamento affinché questo non impedisca una stagione di investimenti privati senza i quali non ci può davvero essere ripresa. Siamo fiduciosi che questo Esecutivo abbia le competenze e la visione per affrontare questo e gli altri numerosi nodi da sciogliere». CNA Treviso dà un giudizio positivo sull’allargamento della maggioranza che può favorire un percorso di riforme condivise che abilitino gli investimenti. «Auspichiamo una forte semplificazione burocratica, in particolare a favore della piccola e media impresa, e un piano strategico per il trasferimento tecnologico e l’occupabilità» conclude Panazzolo. 

Sul punto è anche intervenuto Vendemiano Sartor, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: «L’auspicio è che il nuovo Governo Draghi si dedichi non solo a investire in maniera oculata le risorse del recovery plan ma anche alla realizzazione tutte quelle riforme attese da troppi anni e di cui il nostro Paese ha  estrema necessità. Da sempre le imprese chiedono regole chiare e di facile applicazione: la semplificazione, dunque, non è più rinviabile, al pari dell’efficientamento della pubblica amministrazione. Devono essere programmati interventi volti ad accelerare processi virtuosi in questi ambiti e ad attivare volani che portino il Paese fuori dalle secche dell’emergenza. Ricordo che due terzi delle risorse del Recovery plan sono a debito. Vi è quindi un bisogno oggettivo di promuovere interventi che assicurino livelli di competitività e di crescita superiori a quelli degli anni ante 2020 per poter onorare gli impegni assunti e che devono consentire nuova occupazione per garantire stabilità e ripristinare la fiducia nelle istituzioni. Elevate sono le aspettative delle imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, che non mancheranno di fare, come sempre, la loro parte dando il loro contributo al sistema Italia».

Infine, queste le parole del presidente di Confcommercio Veneto, Patrizio Bertin: «Abbiamo molte aspettative, per il tempo grave che stiamo attraversando e per le sfide che si approssimano. Nasce un esecutivo di spessore, ci conforta la presenza di ministri tecnici fuoriclasse, il meglio che il Paese possa esprimere in ambito economico. E ci conforta l'ampia rappresentanza dei veneti, con ben quattro ministri, che siamo certi sapranno farsi portatori e promotori delle istanze della nostra regione. Buon lavoro, noi siamo a disposizione».   

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