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IdV Treviso: "Sicurezza delle scuole va salvaguardata"

IdV Treviso interviene sulla sicurezza nelle scuole trevigiane. Francesco Mattia Mari: "Piuttosto che litigare, la maggioranza di risposte in materia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Le scuole dovrebbero essere i luoghi più sicuri in assoluto, ma sembra che non sia proprio così, visto che secondo Legambiente "la Marca si colloca al 57esimo posto, su 86, nella graduatoria dei Comuni, con 35,59 punti percentuali".

Il XII rapporto di Legambiente sull'edilizia scolastica nazionale (Ecosistema scuola) pone infatti dei rilevanti dubbi sull'effettiva agibilità di molti edifici scolastici: la problematica in questione, posta anche in relazione ai notevoli tagli effettuati dal precedente governo a discapito della manutenzione dell'edilizia scolastica, fa sì che siano molte le voci di rappresentanze politiche, studentesche e sindacali che si sono levate in nome della sicurezza all'interno delle scuole negli ultimi anni. 

Tra queste vi è quella del responsabile comunale dell'Italia dei Valori di Treviso, Francesco Mattia Mari, che dichiara: "Ancora a Febbraio scrissi al Presidente della Provincia Muraro e all'assessore all'edilizia scolastica Eugenio Mazzocato, chiedendo chiarimenti a tal proposito, in nome dei principi di salvaguardia e prevenzione, augurando che, qualora fossero riscontrate mancanze, si risolvesse tale vulnus in termini, oltre che di sicurezza, anche di legalità e tutela ambientale. Ma a tale richiesta non ho avuto nessuna risposta".

"Bisognerebbe invece considerare questo tema con serietà e responsabilità - prosegue Mari - in queste circostanze è meglio prevenire che curare. Invece la maggioranza provinciale e comunale preferisce tralasciare la questione e perdersi in liti interne. Il rapporto di Legambiente, d'altronde, sottolinea come nello stesso capoluogo servirebbero, perlomeno, delle serie valutazioni dell'effettiva agibilità degli edifici, visto che, sempre secondo il rapporto, metà delle scuole non avrebbero il certifcato di agibilità. Bisognerebbe allora che la giunta si occupasse di tutto questo, se non altro fornendo le dovute risposte in modo trasparente e senza volontà polemica".

"Il rapporto dice che a Treviso si è investito in via ordinaria,  tuttavia senza monitorare il rischio ambientale, a dispetto della legge 257 del 1992. Motivo per cui Ecosistema scuola colloca la Marca all'ottantesimo di 86 posti, con un punteggio percentuale di meno 23,87. Male anche l'attuazione delle cosiddette 'buone pratiche', relative all'innovazione strutturale e alla sostenibilità gestionale degli edifici: Treviso si aggiudica un poco glorioso 79esimo posto, su 82, con un punteggio del 19,53 per cento".

Comune e Provincia dovrebbero rispondere ai nostri appelli, fatti nell'interesse dei cittadini, con intenti trasversali e per nulla polemici.Se necessario, noi riteniamo indispensabili opere di rivalutazione edilizia che non devono però diventare occasione di speculazioni in quanto la legalità, in questi frangenti, non va mai dimenticata."

Conclude Mari: "Auspico che la maggioranza ascolti con serietà queste esigenze civiche, visto che per noi fare politica vuol dire portare avanti le istanze della cittadinanza. Tuttavia, Lega e PdL ci sembrano distratti, intenti a mediare tra le correnti e litigare per qualche prebenda: ovvio che sarebbe impensabile ed esecrabile una nostra convergenza con loro, non solo per antitesi, ma soprattutto perchè noi pensiamo ad ascoltare i bisogni della gente con serietà pragmatica ed intento programmatico, loro litigano per gli inviti alle cene e per i rimpasti in giunta".

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