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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Maserada sul Piave

Impiegata infedele all'Ulss 9, Casellato chiede convocazione urgente

La richiesta del sindaco di Maserada sul Piave e deputato alla Camera arriva dopo il nuovo sviluppo della vicenda, che vede coinvolti altri 16 dipendenti dell'azienda sanitaria trevigiana

Nel caso dell'impiegata della Ulss 9 che avrebbe sottratto all'azienda circa 5 milioni di euro spuntano 16 presunti complici.

Appresa la notizia il sindaco di Maserada sul Piave e deputato alla Camera, Floriana Casellato (PD), chiede ai colleghi un confronto.

"Come sindaco, chiedo ai componenti della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 9 di Treviso una convocazione urgente per discutere gli sviluppi del caso - scrive Casellato in una nota - Allo stesso tempo invito il neo Direttore Generale dell’azienda sanitaria, Dott. Giorgio Roberti, perché venga a relazionare su una situazione, da sempre, gestita in maniera troppo superficiale, soprattutto nei nostri confronti".

La colossale sottrazione di denaro all'azienda sanitaria sarebbe stata perpetrata dalla dipendente dalla fine degli anni Novanta al 2007, senza che nessuno - pare - effettuasse i dovuti controlli.

“Da subito, in conferenza dei sindaci, avevo sottolineato come la questione, gravissima, fosse stata gestita in maniera superficiale da parte della dirigenza sanitaria, senza riportare puntualmente ai sindaci gli sviluppi della vicenda. Mi sono sempre chiesta – prosegue Casellato – come mai nei controlli incrociati tra Azienda Sanitaria e Regione Veneto, i rispettivi revisori dei conti non si fossero mai accorti di nulla”.

Casellato attacca quindi la scelta delle cariche dirigenziali dell’ultimo decennio nell'Ulss 9, "assegnate dalla Lega", che avrebbero creato un disequilibrio di incarichi con le altre forze politiche, con una conseguente "egemonia pesante e poco rappresentativa”.

Il primo cittadino di Maserada chiede quindi ai colleghi di sollecitare urgentemente una conferenza dei sindaci dell’Ulss 9, per valutare la situazione e ottenere ulteriori chiarimenti: "La magistratura farà il suo corso, come sta accadendo, ma credo che i sindaci, che partecipano economicamente al funzionamento del settore servizi sociali, abbiano diritto ad essere messi a parte degli sviluppi e il dovere di continuare a vigilare".

"Il mio Comune, ad esempio, stanzia 290mila euro l’anno per i servizi sociali dell’Ulss 9. Sono soldi pubblici - conclude Casellato - ed è quindi importante continuare a fare chiarezza sulle responsabilità di tutti, anche politiche, in merito a questa vicenda”.

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