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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Imprese contro il Governo: 8 imprenditori su 10 bocciano l'esecutivo

Raffaele Baratto parlamentare della Commissione Finanze critica con parole durissime il Governo giallo-verde: «In un anno danni irreparabili all'economia. Rischio patrimoniale»

Un giudizio senza appello quello proveniente dagli imprenditori riuniti a Cernobbio per il tradizionale forum Ambrosetti. Otto imprenditori su dieci in un sondaggio hanno bocciato l’operato dell’esecutivo sul fronte economico. 

Del resto i dati economici sui quali il Governo sta elaborando il Def sono drastici. Il calo della produzione industriale è evidente. Le prime bozze stimano un taglio alla spesa pubblica di oltre 2 miliardi di €. La disoccupazione ha segnato un nuovo record al 10,7%, con un giovane su tre disoccupato. Ad intervenire è Raffaele Baratto di Forza Italia, parlamentare della Commissione Finanze: «Si tratta di una situazione drammatica. Le imprese sono il primo campanello d’allarme di una crisi che oramai è nei numeri. Le misure economiche del Governo, spinto dai 5 stelle sono state devastanti per la flebile ripresa che avevamo agganciato - accusa il parlamentare trevigiano - abbiamo fin dall'inizio chiesto che i denari spesi per il reddito di cittadinanza (oltre 9 miliardi di Euro) fossero spesi sul taglio delle tasse su imprese e lavoratori.

Le misure che questo Governo ha adottato stanno condannando intere generazioni. Un giovane su tre è disoccupato, migliaia emigrano lasciando il sistema produttivo orfano delle loro conoscenze e genialità. Così si condanna il futuro del made in italy. Ma la crisi rischia di non essere solo industriale. I consumi - spiega Baratto - sono in netto calo, presto la crisi industriale, si traferirà sulle famiglie e i margini di manovra per cambiare rotta non ci sono” spiega “ l’ultima manovra economica di questo Governo ci ha lasciato con un deficit altissimo. Il Governo l’ha ottenuto aumentando le clausole di salvaguardia, cioè gli aumenti automatici delle imposte». Una situazione dalla quale sembra non esserci via d’uscita quella disegnata dal parlamentare forzista che evoca la soluzione che tra i palazzi dell’esecutivo, ancora, nessuno vuol sentire nominare «presto cominceremo a sentir parlare di patrimoniale” attacca Baratto “l’ennesimo schiaffo al ceto produttivo del paese, che pagherà le misure propagandistiche e i fallimenti del movimento cinque stelle».

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