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L'opinione: "A Ponzano l'Amministrazione Baseggio è inadeguata"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Montalbano sono! A Ponzano Veneto dovremmo chiedere aiuto al famoso commissario per risolvere il mistero della delibera sulla cava Morganella che c’è e nello stesso momento non c’è… Il 2 marzo 2021, in un acceso consiglio comunale, il Sindaco Antonello Baseggio ribadiva che “noi approviamo degli atti ufficiali che rimangono nella storia su un decreto che non c’è in Comune”. Dopo due mesi, apprendiamo, a mezzo stampa, che il Comune stesso, chiesto un parere legale sulla vicenda cave, viene smentito sull’esistenza della delibera perduta. Un gran bel pasticcio insomma. Iniziato durante l’audizione della commissione VIA del 28 ottobre 2020, dove lo stesso Sindaco di Ponzano a una domanda “se aveva nulla da dire in base all'esposizione”, risponde “facendo i complimenti per la corretta e precisa dettagliata istruttoria condotta dagli uffici regionali, condividendone i contenuti” per poi trincerarsi dietro a una replica di tipo tecnico e non di valutazione della contrarietà ad ulteriori scavi. Come ribadito anche dall’ex assessore ora consigliere Trevisin, a prescindere dal potere decisionale del Comune, indipendentemente dal parere legale, ancora non sappiamo quale sia il pensiero del Sindaco sulla Cava Morganella. Il Comune ha poco spazio di manovra e non può deliberare o meno sulla sospensione dei lavori o chiusura del sito, ma la posizione di un Sindaco ha comunque un peso all’interno delle istituzioni, e lo abbiamo più volte invitato a far sentire la propria voce in Regione e Provincia. E’ favorevole o contrario? Cosa pensa sulla prosecuzione delle escavazioni dopo 60 anni per un sito che risulta essere il più grande d’Europa? Sta dalla parte dei cittadini o dalla parte dei cavatori? Tutela la salute dei suoi residenti o subisce le pressioni dei suoi capi partito? Noi restiamo convinti che la posizione di questa amministrazione, come quella della Regione, sia tutt’altro che contraria alla prosecuzione delle escavazioni. La risposta è sempre di tipo tecnico-giuridico, quando ci attendiamo che vi sia una presa di posizione politica sulla visione che le nostre istituzioni locali hanno in merito al consumo di suolo, ai rischi ambientali che ne derivano, compreso l’inquinamento delle falde e delle utenze di 5.000 trevigiani. La vicenda Cava Morganella è esemplare dell’approccio ai problemi di questa amministrazione. Negli ultimi mesi il sindaco Baseggio ha rinunciato volontariamente a ben 1, 25 mln di euro già ottenuti per l’efficientamento sismico della scuola Gastaldo e della scuola di Paderno, accampando scuse puerili. Ci chiediamo se questa perdita di fondi già acquisiti possa forse addirittura configurare un danno erariale per le casse del Comune. Durante 5 anni all’opposizione Baseggio ha criticato continuamente l’amministrazione per la scarsità degli sfalci dei cigli stradali. Ora si ritrova a fine maggio ad avere appena affidato l’appalto, con l’erba che raggiunge ormai i cartelli stradali, rendendo la circolazione pericolosa. Cosa ci sta a fare il sindaco se non è in grado di risolvere nessuna questione? Ad ogni problema non risolto il sindaco trova una scusa o cerca di scaricare la colpa delle sue inefficienze sugli altri, dimostrando di non essere in grado di trovare soluzioni e di amministrare. Spesso la colpa è dell’amministrazione precedente, anche se lui amministra ormai da 2 anni; in altri casi è colpa della Regione (che è dello stesso colore dell’amministrazione comunale), che non trasmette gli atti richiesti in merito alla cava Morganella; un’altra volta è colpa della Provincia (anche quella dello stesso colore dell’amministrazione comunale) che non ha fatto bene il suo lavoro per la gara d’appalto degli sfalci o per l’adeguamento della scuola di Merlengo; la volta dopo ancora è colpa dell’Alto Trevigiano Servizi e del Consorzio di bonifica per i ritardi nell’inizio dei lavori della rotonda al Baston…Per non parlare della situazione imbarazzante che si è creata con il subappalto dato all’azienda del consigliere comunale e capogruppo di maggioranza Massimo Borsato e della totale inconsapevolezza della inopportunità politica, etica e morale, prima ancora che della presunta incompatibilità formale. Non uno straccio di programmazione, una continuità amministrativa degna di tale nome, dagli aumenti dell’IRPEF alle classi meno abbienti, al fallimento della convenzione sui servizi sociali (peraltro iniziata durante la giunta Granello dove l’attuale sindaco era il vice). Sorvolando sullo stato di completo abbandono delle strutture sportive, campi da tennis e piscina. Sullo stato precario di strade, marciapiedi ed incroci ed il rischio concreto di perdita di finanziamenti cospicui di oltre un milione di euro per la realizzazione e messa in sicurezza delle scuole abbiamo già visto in questi giorni. A parte il servizio di Polizia Locale e il reparto Cultura (Ponzano che Legge ha sempre avuto il nostro sostegno), una pochezza di obiettivi e realizzazioni che ha poche giustificanti dovute alla pandemia. Comuni della Marca Trevigiana quali San Biagio di Callalta e Preganziol, per citarne un paio, si sono attivati da mesi per arginare gli effetti sul sociale dell’epidemia e la crisi economica e per sfruttare al meglio le risorse destinate ai Comuni dal Governo. Una situazione pirandelliana che sarebbe piaciuta a Camilleri e al nostro Montalbano, che purtroppo, sconsolato non può nemmeno farsi una nuotata o una passeggiata digestiva in quel di Ponzano. Forse il commissario potrebbe suggerire al nostro sindaco e alla sua maggioranza leghista di farsi da parte, se non sono in grado di amministrare e di risolvere i problemi.

Circolo PD Ponzano Veneto

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