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Politica Oderzo / Via Luigi Luzzatti

Sanità, Zaia a Oderzo: “Non applicheremo i ticket sui ricoveri”

Inaugurato il nuovo pronto soccorso di Oderzo. Durante la cerimonia il presidente della Regione, Luca Zaia, ha parlato dell'efficienza del sistema sanitario veneto e dei tagli previsti dal Governo

È stato inaugurato oggi a Oderzo il nuovo pronto soccorso, che grazie a un investimento di quasti due milioni di euro ha visto raddoppiare la propria superficie e rinnovare i propri strumenti.

A margine dell’evento, che ha visto la presenza del vescovo di Vittorio Veneto Monsignor Corrado Pizziolo, del Prefetto di Treviso Aldo Adinolifi, di Leonardo Muraro, dell’assessore comunale Antonio Neri e del direttore generale dell’Ulss 9 Claudio Dario, Luca Zaia ha commentato il taglio di otto miliardi di euro alla sanità nazionale, annunciato negli ultimi giorni dal Governo Monti.

“Noi non accettiamo di applicare i ticket anche sui ricoveri e ci stiamo battendo a livello nazionale perché questo non accada", ha dichiarato il governatore della Regione Veneto, che in relazione alla riorganizzazione della sanità veneta, ha sottolineato che il servizio "deve essere erogato in maniera assolutamente indifferenziata”.

“Per le sue caratteristiche di efficienza e di capacità di risposta alle esigenze del territorio e dei cittadini – ha rassicurato inoltre Zaia – l’ospedale di Oderzo non ha nulla da temere dalla riforma della sanità veneta alla quale stiamo lavorando, i cui contenuti si possono riassumere nella formula ‘obiettivo cittadino’”.

Il Piano Sociosanitario in discussione contempla l’attuazione di una nuova ed efficiente rete di prima emergenza, che si accompagni a un sistema ospedaliero che risponda alle necessità dei territori con strutture di alta specializzazione. “Il tutto – ha spiegato il presidente della Regione – abbinato a un sostanzioso rafforzamento della medicina territoriale”.

Citando l’ospedale di Oderzo come un esempio dell’efficienza complessiva del sistema veneto, Zaia ha tenuto a sottolineare che “siamo gli unici in Italia ad essere riusciti a tenere alta la qualità dei servizi senza utilizzare la leva fiscale dell’addizionale Irpef. Abbiamo chiuso il bilancio sanitario del 2010 in attivo e ci aspettiamo sorprese positive anche da quello del 2011”.

“Questo – ha ribadito – nonostante le continue decurtazioni che ci si stanno prospettando a livello nazionale”.

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