Nessuno scontro all'interno della Lega, tanto meno con il segretario veneto Flavio Tosi: il governatore del Veneto Luca Zaia chiude così ogni questione riguardo alle possibili interpretazioni del suo intervento la settimana scorsa a Treviso davanti ai sindaci della Lega, in presenza di Roberto Maroni.

Zaia ha ricordato che, davanti a pronunciamenti tipo "la regione apra un conto corrente e le tasse le paghiamo in Veneto e non a Roma" o "armiamoci e partite'', ha solo fatto un richiamo sul fatto che se si vuole fare l'obiezione fiscale "deve essere organizzata bene e deve avere un punto di caduta" che non vada a finire sui cittadini.

Il governatore ha quindi ricordato, al di là dei giudizi politici, che fino a quando non ci saranno delle leggi diverse le imposte, tipo l'Imu, andranno pagate e che come "amministratore ha delle responsabilità". (ANSA)