Bossi spara su Maroni, Zaia: "Polemiche confondono elettorato"
Secondo il governatore del Veneto, le dicharazioni rilasciate dal Senatùr a La Repubblica rischiano di far perdere ulteriormente consensi alla Lega, proprio a ridosso del delicato ballottaggio a Treviso
L'intervista di Umberto Bossi al quotidiano La Repubblica e le dichiarazioni su Roberto Maroni rischiano di mettere in crisi l'elettorato leghista, proprio a un passo dal ballottaggio a Treviso, il 9 e 10 giugno.
E' preoccupato Luca Zaia per le polemiche che continuano a minare la solidità del partito, "la cui vera forza è sempre stata quella di essere monolitico, lavando i panni sporchi in casa".
Pur ricordando che "questa è una discussione ai vertici, lombarda, che non riguarda il Veneto", il governatore della Regione ha rilevato che "tra tre giorni si va a votare e immagino che l'elettore sia sempre più spaesato. Ecco perché avrei evitato in questa fase le polemiche: avrei affrontato i temi in altre sedi. Perché è un male che rischia di trasformarsi in dissenso generale, perdita di consenso e scoramento collettivo".
Ciononostante per Zaia la vittoria di Gentilini non sarebbe in pericolo: "Ce la può fare, perché sfido chiunque a dire che non ha governato bene: la Treviso di oggi non è certo quella di vent'anni fa".
E riguardo alla possibilità che Bossi torni a rivestire il ruolo di segretario ha concluso: "Chiunque sia in regola col tesseramento al momento del congresso federale può avanzare la sua candidatura".