Lavoro nei giorni festivi, Federico D'Incà (M5S) fa il punto
"Mettiamo al centro il Parlamento e ripartiamo dalla legge del Movimento 5 Stelle approvata alla Camera e affossata al Senato nella scorsa legislatura"
Si avvicina la Pasqua e come durante ogni festività per decine di migliaia di lavoratori – gran parte precari - e famiglie in Veneto si ripropone il tema del lavoro nei giorni festivi nei centri commerciali e nelle catene di supermercati. Nella scorsa legislatura, dopo la sua approvazione all'unanimità alla Camera, il disegno di legge a prima firma Movimento 5 Stelle con Michele Dell’Orco è stato affossato nelle ‘sabbie mobili’ del Senato: una proposta di legge che, come ha ricordato a dicembre Luigi Di Maio, finalmente darebbe diritti a lavoratori, ai negozianti e alle loro famiglie. Questa situazione riguarda specialmente chi lavora nel piccolo commercio, che non riesce a reggere i ritmi delle grandi catene commerciali.
Un primo passo, rappresentato da 6 giorni di chiusura nel lotto dei 12 festivi previsti per legge, è necessario per permettere a chi lavora nel settore del commercio, siano piccoli commercianti o lavoratori, di poter passare le feste insieme alla propria famiglia, di godersi Pasqua o Natale insieme ai propri figli o parenti. E senza, tra l’altro, che i consumi ne risentano. Un primo passo necessario e migliorabile ancora di più.
Non è un caso che non solo le rappresentanze dei lavoratori del commercio, ma anche la Conferenza Episcopale Italiana, attenta alle esigenze della famiglia, sostengano questa proposta. Come Movimento 5 Stelle è nostra ferma intenzione riproporre il tema al centro dell’agenda parlamentare. La 18esima Legislatura, come prevede la nostra Costituzione, dovrà mettere sempre di più al centro il Parlamento anche e soprattutto nella sua funzione legiferante.Ci auguriamo che ogni gruppo parlamentare voglia dare il proprio contributo propositivo approvando questa proposta di buonsenso.
Federico D’Incà, parlamentare M5S