I sindaci veneti si schierano contro la criminalità, Zaia accusa lo Stato

TREVISO- "Lo Stato ha dichiarato la resa. Dice di essere presente a parole, ma nella realtà ha smesso di essere al fianco della gente". Dichiarazioni di grande condanna e amarezza quelle pronunciate dal presidente della Regione Luca Zaia per commentare la notizia secondo cui decine di sindaci del Veneto, per ora delle province di Belluno, Treviso, Padova e Venezia, starebbero per stipulare (alcuni l’hanno già fatto) polizze assicurative contro i furti e le rapine ai loro cittadini. Il tutto mentre i sindaci di cinque importanti comuni veneti si sono rivolti a Roma per avere sgravi fiscali che consentano di assumere vigili urbani da mettere sulle strade.

"Quando 60 sindaci di ogni colore politico, si vedono costretti a procurare un’assicurazione a poco prezzo ai loro cittadini per difendere i loro beni dalla criminalità, e quando altri sindaci chiedono alle istituzioni meno tasse per poter assumere più vigili, significa che lo Stato ha fallito". Ha commentato Zaia, che in seguito ha aggiunto: "Spero che questo schiaffo convinca il Governo a farsi sentire in qualche modo, a cominciare da un risarcimento a questi cittadini sotto forma di  sgravi fiscali sui costi sostenuti per sottoscrivere le assicurazioni".

La possibilità che ciò si realizzi resta però quasi un'illusione. Il presidente sostiene infatti che "l’ultima pensata di questo Governo inerme sia mettere in ginocchio la Polizia Postale con tagli da paura. Per chi non lo sapesse, sono quelli che combattono la pedofilia in rete e tentano, anche in questo caso in pochi e con pochi mezzi, di scovare nelle immense pieghe del web organizzazioni terroristiche e malavitose". Tagliando a loro i fondi il nostro Paese rischia di essere sempre più esposto alla minaccia di nuovi attacchi criminali.