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Maltempo, Luca Zaia: "Chiederemo lo stato di calamità"

Il governatore del Veneto ha annunciato che la Regione chiederà lo stato di calamità per i danni subiti da molta parte del territorio a causa del violento nubifragio di domenica

Il giorno dopo il nubifragio, i Comuni fanno la conta dei danni e la Regione è pronta a chiedere lo stato di calamità. Lo annuncia il governatore del Veneto, Luca Zaia.

"Abbiamo chiesto, e attendiamo dai sindaci dei territori colpiti dagli eventi di questi giorni un puntuale monitoraggio dei danni. Andando in giro ieri per il territorio, ho constatato personalmente quanto le famiglie, le imprese, le aziende agricole e i Comuni siano stati danneggiati”.

In provincia di Treviso Vigili del fuoco e Protezione civile hanno lavorato duramente per l'intera giornata di ieri, prestando aiuto e soccorso nelle zone allagate e isolate dalla pioggia.

Le esondazioni, che hanno invaso alcune porzioni di campagna, si sono verificate in modo abbastanza omogeneo, da Ovest a Est, in particolare nell'area pedemontana, dove sonno state registrate alcune frane su strade per lo più comunali.

Sono state oltre 300 le richieste pervenute al 115 e circa 200 gli interventi effettuati per allagamenti di strade, scantinati e garage, soprattutto a Castelfranco Veneto, Montebelluna, Asolo, Volpago del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Susegana, Conegliano, San Vendemiano, Vazzola, Oderzo, Castello di Godego, Mareno di Piave, Cison di Valmarino, Vittorio Veneto, San Pietro di Feletto, Salgareda, Villorba, Ponzano Veneto, Ponte di Piave, Cappella Maggiore, San Fior, San Biagio d Callalta, Salgareda e Silea.

In tutti i casi le tracimazioni hanno avuto comunque fronti di lunghezza contenuta e non è stato necessario evacuare le famiglie, eccezion fatta per alcuni residenti nell'area golenale del Piave.

Sebbene abbia smesso di piovere, l'allerta non è ancora passata e presso la caserma dei Vigili del fuoco di Treviso è stata attivata un'unità di crisi prefettizia.

Dopo le esondazioni del fiume Lia a Oderzo, di Muson, Meschio e Monticano, si continua a guardare ai corsi d'acqua. Il Livenza ha raggiunto i livelli di guardia, con un'onda di piena prevista per la mattinata di oggi, e Piave e Sile sono monitorati.

“È impensabile – afferma il presidente Zaia – che una Regione come la nostra, che paga prontamente le tasse e in misura molto superiore a quanto le viene restituito, rimanga senza il segno concreto di un aiuto da parte del Governo nazionale. Per questi motivi, appena ricevuta la puntuale risposta delle amministrazioni, la Regione si attiverà anche formalmente per chiedere lo stato di calamità”.


 

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